Si è svolta oggi la quarta prova del X Campionato Invernale di vela "Città di Bari", coordinato in questa edizione dal Circolo Canottieri Barion. In palio questa volta la "IV Coppa Il Maestrale", trofeo organizzato dall'omonimo circolo di Santo Spirito. Un maestraletto di poco inferiore ai 10 nodi aveva permesso al Comitato di Regata, presieduto da Raffaele Ricci, di dare la partenza in perfetto orario. A causa di un malinteso con la Guardia Costiera però, il Comitato è stato obbligato a sospendere la prova per circa un'ora, il tempo necessario per chiarire l'equivoco basato su questioni meramente burocratiche. Poco prima di mezzogiorno è stata data così un'altra partenza, e questa volta si è fatto sul serio. Forse per la voglia di ripartire subito, due imbarcazioni della categoria "Altura" – Astrea di Caricato (CV Bari) e Fra' Diavolo di Vacca-Scannicchio (LNI Bari) hanno tagliato la linea di partenza prima del via (OCS) e sono state squalificate dai giudici. Alla fine, in tempo compensato, ha vinto anche questa volta Morgan, il GS 37 targato Medicom armato da De Gemmis (CC Barion) e timonato da Pantzartzis (CV Bari), primo in classe Crociera/regata e in classifica overall. Nella seconda posizione in classe Crociera/regata l'Elan 40 di Giacalone (CV Bari) Valé, vicecampione dell'Invernale dello scorso anno, che si è riaffacciato nelle prime posizioni dopo un inizio di Campionato poco esaltante. Medaglia di bronzo per Oi Tirsenoi, il First 40.7 di Lo Perfido (LNI Bari). In classe Crociera, prima posizione per Dido&Gogo Cube, il Comet 41S di Renna (CC Barion). Sulla sua poppa Meria, il First 31.7 timonato da Poli (LNI Molfetta).
Nella categoria "Minialtura", invece, grande prova della classe Surprise, che in classifica overall occupa tutte e tre le prime posizioni. Oltre al dominio assoluto di Cocò, armata da Natuzzi (CUS Bari) e timonata da Magrone (CN Il Maestrale), prima classificata in entrambe le prove odierne, seconda posizione in overall, nel totale delle due prove odierne, per Argentina di Lorusso (CV Bari), seguita da Hazard di Recchiuto (LNI Monopoli).
In classe Platù 25, primo posto per 3F Fight For Fighting ², armata da De Bellis-Masi (LNI Monopoli) e timonata da La Tegola (CV Bari). Sulla sua poppa Antonella 2, di D'Arcangelo (LNI Monopoli) con al timone Corsini (CV Brindisi). Terzo posto per Maui di Bastianelli (CN Sanbenedettese), timonata da Simone Ferrarese (CV Brindisi).
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos