E' entrata nel vivo l'edizione 2009 di "Terradamare: dove il mare incontra le DOP", la serie di manifestazioni itineranti fra Italia e Montenegro con l'obiettivo di valorizzare le eccellenze della terra pugliese, in particolare l'olio d'oliva attraverso la vela. Terradamare è organizzato da Oliveti d'Italia, che si avvale della logistica del Centro Universitario Sportivo di Bari. Primo appuntamento sportivo è stato, anche quest'anno, la regata transadriatica Est 105, con partenza da Bari ed arrivo ad Herceg Novi, in Montenegro.
Partiti da Bari alle 15 in punto di mercoledì, gli equipaggi che hanno preso parte alla Est 105 hanno dovuto affrontare condizioni climatiche piuttosto mutevoli, con un vento che nella notte ha rinforzato anche intorno ai venticinque nodi.
Poco prima dell'alba di giovedì è stata Idrusa, il maxi di Paolo Montefusco (LNI Gallipoli) a raggiungere per prima le coste montenegrine, seguita dal Tripp 80 Fetch IV di Michele Scianatico (CUS Bari). Ma a vincere la Est 105, guadagnando il primo posto nella classifica in tempo compensato della categoria "Altura" è stata Rubens, il First 34.7 armato dalla Provincia di Bari. Secondo posto per il vincitore della regata transadriatica dello scorso anno, il Sun Odissey 37.1 Galana River di Celestina Cassano (CUS Bari). Gradino più basso del podio per X-Blu, l'X362 Sport di Giuseppe Ciaravolo (CUS Bari).
Nella categoria "Diporto", fra le imbarcazioni oltre i 14 metri, prima posizione per Blue Rose, il GS 56 di Antonio Quistelli (CUS Bari) seguito dalla Terza Santa Maria, il San Germani di Francesco Binetti.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia