Nell'edizione 2009 del Terradamare, gli appuntamenti sportivi sono aumentati rispetto allo scorso anno, e promettono spettacolo agli amanti della vela e del mare.
La prima regata, nonché fiore all'occhiello della manifestazione, è la Est 105, la traversata dell'Adriatico da Bari ad Herceg Novi, in Montenegro. La Est 105, che anche quest'anno è stata inserita nel circuito del "Giro di Puglia", è organizzata dal CUS Bari, e vedrà gli equipaggi salpare il prossimo 29 aprile.
La seconda prova sarà la regata "Bocche di Cattaro" nelle acque del Montenegro, prova la cui logistica quest'anno sarà curata da ben due circoli, lo Jovo Dabovic e lo Jukole Grakalic. La regata "Bocche di Cattaro" si disputerà nelle acque slave il 1° maggio.
La terza prova è una delle novità dell'edizione di quest'anno di Terradamare: il Trofeo Claverini, organizzato dalla Lega Navale Italiana, sezione di Bari, che entra a far parte della grande famiglia di Terradamare. La regata è prevista a Bari il 10 maggio.
La prova che chiuderà il Terradamare 2009, come ormai da tradizione, sarà il Trofeo Nicolaiano, sempre nelle acque del capoluogo pugliese il 24 maggio. La classifica complessiva di queste ultime due regate assegnerà il Trofeo Terradamare 2009, che verrà consegnato all'equipaggio vincitore nella splendida cornice della Vedetta Sul Mediterraneo, a Giovinazzo.
Sono già oltre quaranta gli equipaggi italiani iscritti alla Est 105, ai quali si aggiungeranno una decina di equipaggi provenienti da paesi balcanici (Montenegro, Croazia e Serbia).
La manifestazione, nata su iniziativa di Oliveti d'Italia e finanziata dal MIPAAF per promuovere la conoscenza e i consumi dell'olio extra vergine Dop, è diventata sul piano sportivo una realtà di riferimento tra le regate di altura internazionali.
Fra gli iscritti, spicca il superMaxi di 80 piedi Idrusa, di Montefusco Sailing Project, pronto a bordeggiare con l'altro maxi, Fetch IV, di Michele Scianatico, vincitore due anni fa proprio della Est 105. Sarà un duello da non perdere.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race