“Il Circolo Canottieri Aniene è il più prestigioso circolo sportivo del mondo”. Con questa parole Giovanni Malagò, presidente del circolo romano, ha spiegato in un secondo e senza lasciar adito a dubbi il perché della sua adesione alla sfida che il neonato Consorzio Italia porterà ad Auckland partecipando alla Louis Vuitton Pacific Series dal 31 gennaio al 15 Febbraio 2009.
“Un circolo che ha portato a Pechino ben 21 atleti, tanti quanti tutti gli altri circoli italiani messi insieme, e che hanno vinto 3 medaglie d’oro ed una d’argento. E la medaglia d’argento – sottolinea con malizia il Presidente Malagò – è quella di Josepha Idem”. Sottolineata anche, cosa che ne testimonia ancor più l'eccellenza, la presenza tra gli atleti del circolo impegnati a Pechino, anche di tre paralimpici. Cosa dire se non che il Consorzio Italia ha scelto e trovato riscontro nel top dello sport italiano a livello amatoriale, comprendendo in questa affermazione anche l'altro circolo che è impegnato in questa avventura, il circolo canottieri Roggero di Lauria di Palermo. Un inizio ottimo e uno splendido biglietto da visita che Vasco Vascotto e Francesco Bruni, rispettivamente skipper e timoniere del neonato Team, si impegnano ad onorare il questa prima uscita. "Alla fine dell'ultima Coppa – spiega Vascotto - ho cercato di sfruttare l'esperienza accumulata nel triennio di Coppa America, cercando di costruire un Team, capace di esprimersi da subito a buoni livelli e pensare ad un futuro sportivo forte e consolidato. Ci alleneremo a Palermo dal 10 al 20 dicembre su due barche notevolmente tecniche (TP52), imbarcazioni molto simili per impronta agli AC Class che verranno utlizzati ad Auckland per la Louis Vuitton Pacific Series. I ragazzi che fanno parte del team torneranno in questo tipo di competizione con grande voglia e grande responsabilità." Sulla stessa linea il timoniere di Italia, Francesco Bruni: "è una grande occasione per la vela italiana. 2 team col tricolore saranno presenti ad Auckland. Ma solo il nostro avrà l'equipaggio completamente italiano. Una grande responsabilità che ci stimola parecchio".
La parola Italia è riecheggiata parecchie volte nella sala, evocata soprattutto da Giovanni Maspero, amministratore delegato del Consorzio:”Sono giovane di questo ambiente -ha commentato- ma ho sempre pensato alla Louis Vuitton Cup, come un traguardo. Vero è che le regate di Auckland non fanno parte della coppa America, ma rappresentano ugualmente una occasione fantastica per rivedere in acqua i protagonisti della più importante delle manifestazioni veliche, con le stesse barche e in uno dei luoghi che ne hanno fatto la storia. Per me esserci con un team che si chiama Italia rappresenta insieme una grande opportunità e una ragione di orgoglio oltre che un modo per contribuire a valorizzare la vela italiana".
Andrea Cecchetti, che del nuovo Consorzio è il Presidente, ha così commentato la nascita del Consorzio Italia dalle ceneri di due Team di assoluta eccellenza nel panorama velico italiano ed internazionale, Dabliu Sail Project e Team Joe Fly: “ E’ stata un’operazione piuttosto semplice e decisa in dieci minuti con Giovanni Maspero. I due gruppi, per quanto indipendenti, condividevano gli stessi valori e le stesse finalità. Siamo felici di aver trovato nel Team di Giovanni Maspero il partner con cui iniziare questa avventura, basata sull'esperienza e sulla determinazione degli atleti coinvolti nell'iniziativa."
Al termine della presentazione, secondo il cerimoniale, il Presidente Del Cirolo Canottieri Aniene e Gabriele Guccione Alù, Presidente Club Canottieri Roggero di Lauria, hanno consegnato il guidone dei due circoli nelle mani di Bruni e Vascotto.
Aria di Coppa America sul Tevere (con molta calma) ma l’obiettivo finale non può che essere quello.
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
Tanta fatica, dovuta al meteo inclemente ed alle rotture che hanno impegnato al massimo Giancarlo in questi ultimi giorni. Ma il secondo Capo Horn della sua vita è passato ed ora inizia la risalita verso casa
A Santa Lucia incontro con i presidenti federali Ettorre (FIV), Tizzano (FIC) e i vertici dei club cittadini: “Insieme per riportare il golfo al centro dello scenario internazionale”
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) sono attesi tra il 14 e il 15 gennaio 2025
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica