Continua la corsa dei due leader verso il traguardo de Les Sables d'Olonne, ma la loro regata, seppur la più interessante ai fini della vittoria, non è l'unico punto di interesse di una competizione così articolata con le barche sparse dal nord Atlantico fino a Point Nemo.
Vendée Globe: la battaglia al vertice continua
La competizione in testa al Vendée Globe non si ferma mai e rimane sempre avvincente. Ancora una volta, Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA, 2°) ha ridotto il suo distacco dal leader Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance, 1°), passando da 190 miglia di ieri a 155 miglia questa mattina alle 06:00 UTC. Tuttavia, questo recupero è dovuto in gran parte alle condizioni del vento, che hanno favorito momentaneamente l'inseguitore.
Progressi nel Sud Atlantico
Nel gruppo più arretrato, Jean Le Cam (Tout Commence en Finistère - Armor Lux, 14°) sembra guadagnare terreno rispetto ai suoi rivali diretti mentre risale l'Atlantico meridionale, dimostrando ancora una volta la sua abilità nel navigare in condizioni complesse.
E per chi è ancora nel Pacifico
A circa 8.000 miglia di distanza dai leader, nel freddo e isolato cuore del Pacifico, i velisti Manu Cousin (Coup de Pouce, 33°), Fabrice Amedeo (Nexans - Wewise, 34°) e il belga Denis Van Weynbergh (D’Ieteren Group, 35°) continuano la loro corsa con tenacia. Questo gruppo è concentrato sul superamento di Point Nemo, il punto più remoto dell'oceano, monitorando attentamente la presenza di iceberg.
Si prevede che raggiungano il Capo Horn tra circa dieci giorni, segnando una tappa fondamentale per proseguire il loro percorso verso l'Atlantico.
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
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Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto