Vela, 34ma America's Cup ei giorni scorsi è stato reso noto il campo di regata sul quale si disputerà l’America’s Cup. Quella vera, con gli AC72. Quasi contemporaneamente, a Napoli, si è incominciato a prende coscienza del campo di regata di via Caracciolo, dove si sfideranno i più modesti Ac45 in una regata promo, che non conta assolutamente nulla, ma che sarà comunque bella e spettacolare. Da Piers fin sotto il Golden Gate: un campo di regata spettacolare, il più vicino alla riva mai realizzato nei 160 anni di Coppa. Da Mergellina a Castel dell’Ovo, con uno spettacolare Vesuvio sullo sfondo. Mai in 160 anni di storia della Old Mug si era regatato in uno scenario così da cartolina. Ma la differenza non la fa’ certo la bellezza dei luoghi. Nonostante l’indubbio fascino di San Francisco e l’altrettanto indubbio degrado di Napoli, tra le due città non c’è storia. O meglio c’è, ma a tutto vantaggio di Napoli, ovviamente! Anche la visione dall’alto è garantita: da villa Floridiana e via Tasso piuttosto che da Marina Green e Crissy Field.
La differenza la fa’, purtroppo, anche un piccolo, grande condotto che trasporta, proprio al centro di via Caracciolo, le acque nere dei napoletani. Ebbene si, sul campo di regata incombe il principale scarico delle fogne napoletane. Il problema sta’ venendo alla luce in tutta la sua ampiezza anche nell’aula del Consiglio comunale. Abbandonata Bagnoli perché talmente inquinata da non poter essere recuperata, ci si è accorti che anche sul lungomare di problemi ce ne sono in quantità. E in questo clima di peace&love bipartizan, che nonostante tutto si respira nella politica partenopea, è stato proprio il partito del sindaco, ovvero l’IDV, ad ammettere che, qualora la pompa di sollevamento saltasse, per un reflusso o un guasto, la corrente trasporterebbe i liquami rilasciati proprio in direzione della Rotonda Diaz, dove i due nuovi (provvisori?) baffi realizzati per l’America’s Cup farebbero da imbuto. Da considerare, poi, che non esiste nemmeno uno studio esaustivo sulle correnti di quel tratto di mare e quindi il percorso di un’eventuale macchia di liquami sarebbe assolutamente ignoto e imprevedibile. Cosa fare? Per i 9 giorni di regate i tecnici faranno gli straordinari garantendo la presenza per 24 ore su 24. Se dovesse accadere qualcosa, almeno l’intervento sarà immediato.
Ma qual è la posizione della forza politica che più di ogni altra dovrebbe essere indignata, ovvero i Verdi napoletani? Accettata l’ipotesi Bagnoli per il previsto progetto di bonifica, ora si ritrovano con le regate in pieno centro, con l’area industriale di Bagnoli abbandonata al suo destino e con un nuovo problema: Mappatella Beach. Non sorridete! La Mappatella (ovvero l’involto fatto con un panno che una volta si usava per portarsi il cibo da casa per andare in gita) è la storica spiaggia dei “fagottari” napoletani. Assolutamente inquinata e con un divieto di balneazione perenne, rischia di scomparire. Al Lido Mappatella non ci va certo la “crème” partenopea, ma è uno sfogo imprescindibile per la povera gente di Chiaia. Per tanti anni nessuno ha mosso un dito per disinquinare quel tratto di mare e nemmeno per pulire almeno la spiaggia (cosa fatta solo dai detenuti di Poggioreale) ed ora se ne chiede il ripristino? Si, i Verdi chiedono il ripristino di una spiaggia inquinata e dove è vietata la balneazione affinché i cittadini napoletani ne possano usufruire di nuovo. Per loro “ Mappatella’s beach è una conquista democratica che non va toccata o stravolta. Per questo chiediamo al sindaco de Magistris ampie garanzie del ripristino del sito entro l'estate 2012”. E minacciano di ricorrere alla Magistratura. Potevano farlo prima, soprattutto per garantire ai napoletani che vanno alla Mappatella un bagno senza rischi.
Il bello della Coppa America a Napoli è anche questo: fa’ uscire allo scoperto tanta “mondezza” di ogni tipo, della quale però bisogna parlare. Sarà sicuramente un grande evento, ma non facciamone una cartolina. E soprattutto non nascondiamo la polvere sotto lo zerbino, perché poi riuscirà fuori. Sarà senz’altro una delle tante occasioni perdute per fare qualcosa di concreto, lo so. Ma almeno, caro Sindaco, provateci!
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