Oggi, al Salone Nautico Venezia vicino al sommergibile Enrico Dandolo in Arsenale, è stata presentata la Venice Hospitality Challenge 2022. La regata, riservata ai soli maxi yacht su invito dello Yacht Club Venezia, si disputerà sabato 15 ottobre con partenza prevista per le 13.30 circa. Come di consueto sarà possibile assistere all’intero svolgimento della regata che si disputerà di fronte alle Rive.
La competizione velica, che giunge alla nona edizione da sempre con il sostegno e la partecipazione dell’alta hôtellerie veneziana, vedrà skipper di fama internazionale contendersi l’ambito “cappello del Doge” che sarà realizzato per l’occasione dalla storica vetreria muranese CAM. Confermata anche quest’anno la partecipazione dei più importanti Hôtel 5 stelle lusso veneziani che credono in questo evento: Hôtel Excelsior, JW Mariott, Ca’ di Dio VRetreats, Londra Palace, Hôtel Danieli, Bauer Palazzo, St. Regis, Gritti, SINA Centurion Palace, Palazzina Grassi, Ca’ Sagredo Hôtel, Hôtel Cipriani, Hilton Molino Stucky nonché Raffaele Alajmo, vanto della ristorazione italiana nel mondo.
Lo scorso anno si è aggiudicata la vittoria Maxi Jena – Sina Centurion Palace condotta dallo skipper sloveno Milos Radonjic. Al secondo posto, sempre in Classe 1, Way of Life – The Gritti Palace skipper Gasper Vincec e al terzo Arca SGR – Ca’ Sagredo con Furio Benussi al timone.
“Sono particolarmente felice perché questa manifestazione, nata nel 2014, da una mia idea – ovvero quella di unire la tradizione marinara della città e l’ospitalità d’eccellenza veneziana, è rapidamente cresciuta nel tempo – ha dichiarato Mirko Sguario, Presidente dello Yacht Club Venezia – “anche e soprattutto grazie alla collaborazione del Salone Nautico, dell’Amministrazione Comunale, dell’Autorità di Sistema Portuale e della Marina Militare confermandosi come una regata unica al mondo non solo per la spettacolarità ma anche per le difficoltà tecniche che gli equipaggi devono affrontare: con barche di queste dimensioni manovrare in spazi ristretti e complessi è davvero difficile. Se poi consideriamo che rispetto alla prima edizione le imbarcazioni sono più che raddoppiate ora si tratta di una vera e propria sfida di abilità! Tra le novità di quest’anno vi è l'avvio di una collaborazione con l'Autorità di Sistema Portuale al fine di valutare la possibilità di un ormeggio alle Zattere che permetterebbe, ad un più ampio pubblico, di ammirare da vicino l’intera flotta dei maxi yacht partecipanti alla manifestazione.”.
“La Venice Hospitality Challenge è una manifestazione che ha il merito di coniugare la bellezza architettonica e monumentale di Venezia, ma allo stesso tempo anche l’eccellenza dell’ospitalità, rivolta ad un turismo di qualità.” ha affermato Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio Comunale, ricordando anche come da sette anni sia vicina a questa importante kermesse.
In sintonia con la sostenibilità, tema centrale del Salone di quest’anno, la Venice Hospitality Challenge da due anni ha aderito ad un preciso impegno ambientale, fornendo agli equipaggi indumenti realizzati da Mureadritta ottenuti dal riciclaggio delle bottiglie di plastica: un progetto perfettamente in linea con quanto l’Amministrazione Comunale si sta prefiggendo per Venezia che per sua naturale vocazione deve essere un esempio di eco-sostenibilità.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
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Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"
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Nella prima manche i successi di Koyre Spirit of Nerina (ORC A-B), Pomella J (ORC C), Mary Star of the Sea (J80), India (Libera A) ed Hell Cat (Libera B)
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