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Presentato il nuovo yacht "Franchini 575"

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Red

E' stato presentato il  24 aprile 2009, nella cornice del White&Blue Rimini Yachting Lifestyle, il progetto della nuova barca a vela con propulsione ibrida di Franchini Yachts, il Franchini 575. Ad illustrare la filosofia progettuale e le soluzioni innovative che rendono questo progetto unico è stato l'architetto Massimo Franchini, progettista dello Studio Tecnico Franchini e Presidente della Franchini International Spa.

Tra i partners che hanno contribuito alla progettazione del Franchini 575 ci sono l'ing. Giovanni Ceccarelli, che ha già messo la sua esperienza a servizio delle regate della Coppa America, e l' Elettromeccanica Lucchi di Rimini. Una sorta di "Made in Romagna" per questo progetto della Franchini Yachts, nata sessant'anni fa proprio nel porto di Riccione. E sicuramente non è un caso che questo progetto sia stato presentato per la prima volta ufficialmente al White & Blue 2009 di Rimini, nella stessa location dove tra un anno esatto sarà possibile provare in mare il primo FRANCHINI 575 "NO PROBLEMS SAIL".


Un progetto, quello del 575, che l'architetto Franchini non esita a definire il "più ambizioso e impegnativo" della storia del Cantiere: si parte dal sogno di coniugare 60 anni di tradizione e qualità nella barca a vela con le soluzioni tecniche e tecnologiche più all'avanguardia, in nome di una forte sensibilità ecologica.

In un mondo che è diventato più attento all'ambiente e all'equilibrio tra performance, estetica e consumi, Franchini Yachts ha messo a punto un nuovo paradigma per la crociera a vela che si riassume nel concetto di NO-PROBLEMS-SAIL, Franchini 575. Un progetto innovativo, dal forte carattere ecocompatibile che segna una svolta nella concezione della barca a vela.


Innanzitutto il sistema di propulsione, ibrido (elettrico e termico) con gestione completamente automatizzata e autonomia elettrica di oltre 5 ore. Un motore elettrico pensato per la navigazione nelle aree protette e per il minimo impatto acustico e inquinante nelle manovre in porto. Il motore termico (a gasolio) per garantire maggiore autonomia e libertà in mare aperto.

E infine la navigazione a vela, che sfrutta le migliori dotazioni a disposizione: albero in carbonio "autoportante" senza paterazzi e volanti, randa trapezoidale full batten con sistema di immagazzinaggio in coperta, fiocco autovirante a grande superficie, avvolgifiocchi e winches elettrici.

La pinna (fin keel con siluro terminale) è retrattile a baionetta idraulica con pescaggio variabile da 2,20 a 3,20 mt.


Lo scafo introduce ulteriori elementi di novità. La poppa larga per il massimo di performance a motore o a vela nelle andature portanti (le uniche che si sfruttano in crociera). La lunghezza dello scafo è di 18 metri circa: cioè il minimo per fare navigazioni impegnative in totale autonomia ed il massimo da gestire in solitario o con equipaggio ridotto.


Il disegno della carena nasce dalla constatazione che l'evoluzione dell'architettura navale applicata alle carene delle barche a vela ha definitivamente dimostrato che si può planare navigando sia a vela che a motore mantenendo le qualità marine e la sicurezza di navigazione anche con barche molto grandi.

Sulla base di questi concetti, Franchini Yachts si è affidata all'ing. Giovanni Ceccarelli e alla sua pluridecennale esperienza su tante barche vincenti su tutti i campi di regata; non da ultime le ultime due campagne di Coppa America. Ceccarelli ha tradotto in termini concreti questi input in uno scafo in grado di viaggiare indifferentemente a motore ed a vela a velocità medie superiori ai 10 - 12 nodi.


Il passaggio da fuori a dentro è, come su tutti i Franchini, molto graduale: la zona giorno tugata è in diretto collegamento con il pozzetto, al quale si collega con una ampia porta vetrata, senza gradini intermedi.

L'accesso dalla banchina è diretto, senza dislivelli, con una passerella adatta anche al passaggio dei mezzi per i disabili, garage per un tender da 3 mt. facilmente stivabile anche perfettamente gonfio, piattaforma bagno idraulica a tutta larghezza.

L'impianto elettrico si completa di batterie al litio posizionate in sentina in vano perfettamente stagno. 


L' appuntamento è per il White and Blue 2010, esattamente fra un anno, per provare in mare il primo FRANCHINI 575 NO PROBLEMS SAIL.


28/04/2009 16:29:00 © riproduzione riservata






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