Con un’altra giornata benedetta da condizioni meteo perfette, prosegue la serie di regate del mondiale degli 8 Metri che oggi hanno portato a termine altre due regate: scirocco tra i 10 e i 13 nodi, onda corta e sole.
Sul fronte delle classifiche, continua la corsa dello scafo svizzero Yquem II di Jean Fabre che anche oggi ha ben interpretato il campo di regata arrivando secondo durante la prima regata e vincendo la seconda. Dietro di lui, l’altro scafo moderno Conquistador, dell’austriaco Werner Deuring, con cui si è alternato alla vetta della classifica che oggi, al contrario di Yquem, ha vinto la prima ed è arrivato secondo nell’ultima prova.
“Siamo molto soddisfatti della serie di regate che abbiamo fatto fino a oggi – ha commentato Deuring all’arrivo – champagne sailing in un Golfo di Genova che ci ha regalato un tempo magnifico, mancano ancora due giorni alla fine del mondiale, abbiamo ancora qualche chance di recuperare contro il nostro avversario che, comunque, sta facendo delle ottime regate”.
Se per i moderni è un affare tra Yquem II e Conquistador, tra gli scafi antichi invece la classifica continua a regalare soddisfazioni a Bona, il Baglietto del 1934 che mantiene saldamente la terza posizione, anche grazie a delle regate quasi perfette (oggi ha scartato il quarto posto dell’ultima regata come suo peggior risultato), davanti a Vision (1930) di Paolo Manzoni – con Tommaso Chieffi alla tattica – che difende la sua quarta posizione a pochi punti da Carron II, scafo svizzero del 1935 di Angelo Mazzarella che è attualmente quinto in classifica. Se questi magnifici yacht hanno fatto fare un viaggio nel tempo alle acque di Genova, grazie alla loro bellezza e al fatto che sono stati i protagonisti delle regate in questi luoghi fin dai primi del secolo scorso, va sottolineato l’impegno e la grinta di tutti i velisti presenti che hanno dato vita a regate serratissime all’insegna del fair play e dell’agonismo. Peccato per Ariadi Serena Galvani, il terzo degli yacht italiani in gara, che oggi ha dovuto dare forfait per la seconda prova a causa di una avaria al timone. Per domani sono previste condizioni meteo analoghe a oggi e con il comitato di regata intenzionato a dare il via ad altre 2 prove che porteranno il totale delle regate disputate a 8. Il mondiale finirà poi sabato con l’ultimo giorno in mare e la premiazione allo Yacht Club Italiano. ph. James Robinson Taylor
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"