VELA, Nizza - Si è da pochi minuti conclusa la finale del Louis Vuitton Trophy tra l'italiana Azzurra e Team New Zealand.
Ha spuntarla sono stati gli azzurrissimi dello Yacht Club Costa Smeralda che in questa domenica mattina di un autunno a Nizza hanno dato una significativa lezione di vela ai kiwi.
Agli uomini di Francesco Bruni sono bastate le prima due prove per toccare con mano il Trofeo più griffato del mondo della vela.
Di seguito la cronaca delle due prove:
MATCH 1: Azzurra batte Emirates Team New Zealand di 26"
Grande battaglia in partenza tra Azzurra e i kiwi. Entrambe le barche varcano la linea mure a dritta in prossimità della boa. I neozelandesi sono sopravento agli italiani e virano subito, portandosi verso la destra del campo. Vira anche Azzurra. Il vento salta a sinistra e l'equipaggio dello Yacht Club Costa Smeralda mette la prua avanti di una lunghezza. Il vantaggio si consolida e al primo incrocio, nonostante navighi mure a sinistra Azzurra sfilaa prua dei kiwi e continua a navigare verso la destra, assicurandosi il diritto di rotta al prossimo incrocio. Il team italiano gestisce al meglio il margine accumulato e doppia la prima boa con 14" di vantaggio. Il vento è diminuito molto rapidamente: guidata da Tommaso Chieffi Azzurra estende la propria leadership ed è ora in testa di quattro lunghezze. Emirates Team New Zealand stramba e va verso la destra del campo, imitato da Azzurra che si mantieine tra l'avversario e la boa. Il vento rinforza e i kiwi, ricevendo per primi le raffiche più fresche, si avvicinano sensibilmente agli italiani che iniziano la seconda bolina con poco più di una lunghezza di vantaggio. Emirates Team New Zealand naviga sulla destra, sottovento ad Azzurra. I kiwi sfruttano una zona di maggior intensità del vento per azzerare il distacco ma quando sembrano prossimi a prendere la testa della regata la brezza si normalizza e l'equipaggio di Francesco Bruni torna ad allungare nuovamente il passo, iniziando l'ultima poppa con 23" di vantaggio sui kiwi. Tommaso Chieffi concede separazione ai kiwi, navigando verso la sinistra. Il tattico carrarino ha la situazione sotto controllo: la sua scelta si rivela azzeccata e Azzurra va a vincere con 25" di margine passando sull'1 a 0.
MATCH 2: Azzurra batte Emirates Team New Zealand di 17"
Il vento è girato a ovest e viene ora da 325°. I kiwi entrano nel box di partenza dalla destra e hanno diritto di rotta al primo incrocio. Dean Barker, che deve guidare i suoi alla vittoria se vuole rimanere in corsa per il successo, attacca e assume una posizione di controllo. Le barche partono su mura opposte: i kiwi hanno scelto la sinistra, Azzurra la destra. Al primo incrocio la barca italiana che ha diritto di rotta sfila a prua dei kiwi, proseguendo verso la sinistra. Emirates Team New Zealand è dietro di una lunghezza. Azzurra riesce ad allungare il passo "scappando" all'avversario da sottovento. Alla prima boa gli italiani hanno un vantaggio piuttosto rassicurante. Durante la poppa Bruni e Chieffi amministrano con sapienza il vantaggio e iniziano la seconda bolina in posizione di controllo, chiudendo ogni porta alla possibile rimonta a Emirates Team New Zealand. Alla seconda boa di bolina, Azzurra, con Gabriele Bruni in testa d'albero a studiare le raffiche, anticipa i kiwi di 18" e inizia l'ultima poppa navigando sulla destra. Tommaso Chieffi decide di portarsi a sinistra dove trova un salto di vento favorevole che lancia la barca italiana verso il punto decisivo. Azzurra taglia il traguardo con 17" di vantaggio sui kiwi, dominatori del Round Robin, e vince il Louis Vuitton Trophy.
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