Loick Peyron è ancora in testa ma la situazione, complice il poco ed instabile vento all’interno del pot-au-noir, è a dir poco fluida. A 344 miglia dall’equatore e dopo 11 giorni di corsa i primi 10 sono compresi nello spazio di 80 miglia e nessuno sa per certo quale sarà la classifica quando se ne verrà fuori. E’ da mercoledì che va avanti così per i leader della Vendée Globe, con le vele che sbattono, gli scrosci caldi dei temporali, le continue strambate per cercare di sfruttare al massimo la poca aria. Questa zona di conflitto tra i due alisei, quello dell’emisfero nord e quello del sud, si era leggermente spostata verso sud per poi, però, rimettersi esattamente di traverso alla loro rotta. In conclusione a metà giornata i primi hanno subito una nuova battuta d’arresto.
Loïck Peyron aveva oggi la voce affaticata e sembrava rassegnato: nessuna idea su come uscire da questo buco nero, nessuna attenzione al meteo e l'idea, dettata dalla stanchezza, di tentare semplicemente di avanzare per quanto più possibile dritto per dritto verso sud. Dopo questa mattina, infatti, lo skipper di Gitana Eighty aveva di che farsi venire i capelli bianchi. Dietro di lui gli avversari approfittano delle sue difficoltà per affinare le loro tattiche e si fanno avanti mentre il caldo incomincia a farsi sentire. Ci si avvicina all’equatore e all’interno degli scafi in carbonio la temperatura oltrepassa i 30 gradi. E a proposito di caldo, la notizia del giorno è stata Samantha Davies che passeggiava in bikini sul ponte del suo Roxy. Un vero mito della vela questa ragazza, tecnicamente fortissima, che affronta il mare e la competizione con leggerezza: “ Ho dormito 5 ore di fila stanotte ha detto alla radio - perché mi sono dimenticata di mettere la sveglia”. In questo contesto gli scrosci di pioggia che di tanto in tanto bagnano i concorrenti sono assolutamente provvidenziali. Comunque la situazione tra i primi non è affatto tranquilla, mentre chi insegue è particolarmente euforico: il pot-au-noir si sta trasformando in una nuova partenza del Vendée Globe.
Al rilevamento delle 16:00 Loïck Peyron era accreditato di una velocità 7 nodi, contro i 2,2 di mezzogiorno, con 20 miglia di vantaggio su Sébastien Josse (BT). Intanto dietro si guadagnano miglia preziose. Il professor Desjoyeaux ne ha sfilate a Peyron 116 ma , da navigatore esperto, non si fa prendere dall’entusiasmo . Ottime performances anche per Dominique Wavre (Temenos II) che ne ha recuperate una quarantina, e per Marc Guillemot (Safran) che di miglia ne ha guadagnate 70. La migliore media del giorno l’ha tenuta l’ultimo della corsa, quel Jean Baptiste Dejeanty ripartito solo il 16 novembre da Les Sables d’Olonne che ha fatto registrare una media di 14 nodi trovandosi, però, alla latitudine di Gibilterra. Lo skipper di Maisonneuve ha percorso 337 miglia tra il rilevamento di mercoledì e quello di giovedì.
La classifica:
1 Loïck Peyron (Gitana Eighty) a 21 024 miglia dall’arrivo
2 Sébastien Josse (BT) a 21,8 miglia dal leader
3 Jean Pierre Dick (Paprec-Virbac 2) a 23,7 miglia
4 Vincent Riou (PRB) a 29,5 miglia
5 Armel Le Cléac´h (Brit Air) a 38,9 miglia
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