Dopo una stagione di soli successi registrati in Classe Mini, Giancarlo Pedote parte per la Route du Rhum, la più importante transatlantica in solitario, una regata mitica, che si svolge ogni 4 anni su di un percorso senza scalo tra Saint Malo, in Bretagna, e Pointe-à-Pitre, in Guadalupa.
3542 miglia che ricalcano quelle della vecchia Rotta commerciale del Rhum, da cui ha preso il nome.
La decima edizione del 2014 partirà domenica 2 novembre alle 14.00 e vedrà partecipare 91 skipper tra i quali Giancarlo Pedote, che prenderà il via sul Class 40 “Fantastica” di Lanfranco Cirillo, il progetto Verdier varato nel 2013 che ha partecipato all’ultima Transat Jacques Vabre.
“Ho conosciuto Giancarlo alla premiazione del Velista dell’Anno a marzo. Lui era premiato come Velista dell’Anno, io come Armatore dell’Anno. L’ho sentito parlare sul palco e in due minuti ho deciso che era lui il velista a cui affidare il Class 40 Fantastica e la campagna Route du Rhum 2014” spiega Lanfranco Cirillo, che ricorda il suo atipico percorso nella vela e racconta quella che per lui è la vera vela.
La vera vela
“Sono ormai oltre 10 anni che mi dedico alla vela sportiva e lo faccio con lo stesso impegno e la stessa determinazione che ho tutti i giorni nella vita professionale.
Il mio è stato un percorso al contrario: ho cominciato con i maxi partecipando a diverse regate tra Porto Cervo e Portofino. Anche se i risultati non sono mancati, ho capito molto presto che quello non era il mio mondo. Il problema non erano i costi ma il fine per il quale si utilizzavano somme anche importanti. Per me la vera essenza di questo sport è rappresentata dalla vela olimpica e da quella oceanica”.
Lanfranco Cirillo è noto, tra l’altro, per aver lanciato agli armatori un appello a spostare almeno il 10% dei budget che utilizzano sui maxi o su altre barche, e dedicarlo a supportare l’attività giovanile.
“Qualche giornalista mi ha definito il mecenate della vela. E’ vero che in un modo nell’altro sono sempre accanto ai miei ragazzi, ai quali però non offro semplicemente risorse economiche. A loro trasferisco ogni giorno gli stimoli necessari e l'esperienza della mia vita professionale”.
Lanfranco Cirillo, 55 anni, trevigiano, è un architetto e un imprenditore di successo in Russia, dove vive e lavora da oltre 20 anni.
“Le sfide mi sono sempre piaciute e ho deciso di utilizzare il mio approccio imprenditoriale anche per aiutare giovani velisti di talento, ponendomi obiettivi ambiziosi. Uno di questi è portare alle Olimpiadi di Rio 2016 velisti della classe Finn in grado di andare a medaglia. L’altro è quello mirato a raggiungere un risultato di prestigio internazionale nella vela oceanica, con una barca italiana e con un velista italiano.”
“Giancarlo è un professionista della vela, uno che per tutta la vita ha sognato di fare questo e che per raggiungere un obiettivo ce la mette tutta. Uno che parte da solo e attraversa oceani, che si allena e si prepara senza limiti con una disciplina al top... Nei suoi occhi vivi i suoi e i miei sogni, ed è per questo che ha meritato la mia fiducia e il supporto necessario per arrivare sulla linea di partenza di questa regata. Ora tocca a lui farsi onore. Io lo seguirò su Internet, mentre continuo ad allenarmi e a regatare con il Finn che è la mia grande passione personale.”
Giancarlo Pedote parteciperà nella più affollata categoria, quella dei Class 40, in cui figurano 43 inscritti.
La particolarità della Route du Rhum, infatti, è quella di essere aperta a tutte le imbarcazioni, che vengono raggruppate in 5 categorie con 5 classifiche differenti:
- ULTIME (Multiscafi minimo di 60 piedi), con 8 iscritti
- MULTI 50, con 11 iscritti
- IMOCA, con 9 iscritti
- CLASSE 40, con 43 iscritti
- CLASSE RHUM (Multiscafi tra i 39 e i 60 piedi e monoscafi di minimo 39 piedi che non rientrano nelle classi precedenti), con 20 iscritti.
Sarà la prima partecipazione di Giancarlo Pedote a questa storica regata, nonché la sua prima navigazione oceanica in solitario su un Class 40, dettaglio che non ha assolutamente influenzato il suo approccio a questo nuovo progetto:
“Il mio approccio alla regata è quello di sempre: partire cercando di fare il meglio, dando tutto ciò che ho” spiega Giancarlo Pedote.
“Ho potuto iniziare a dedicarmi a pieno a questo progetto solo da settembre, chiusa la stagione Mini.
E’ da allora che il mio tempo è diventato più “denso”, cercando di concentrare in ciascun giorno quello che dovrebbe essere fatto con più calma: la preparazione del mezzo, la conoscenza della barca, che è ben differente da Prysmian ITA 747, la preparazione della regata.
Parto sapendo che in questo periodo ho dato il massimo e sapendo che dovrò dare ancora di più durante ogni momento da quando lascerò il porto di St. Malò a quando raggiungerò quello di Point à Pitre.
Ringrazio Lanfranco Cirillo per la fiducia che mi ha dimostrato non solo la sera del Velista dell’Anno, ma in ogni istante da allora. Lanfranco mi ha lasciato libero di gestire come meglio credevo la rimessa a punto di Fantastica e il suo adattamento alla navigazione in solitario. Ho condiviso con lui ogni decisione, ma ho sempre sentito il suo appoggio e il suo incitamento non mi è mai mancato.
E ringrazio Prysmian Group, che ha deciso di accompagnarmi anche in questa traversata. Il loro sostegno, che continua in un crescendo da 8 anni, è molto importante per me, anche come motivazione a dare sempre il massimo”.
Prysmian Group, già Main sponsor del mini 6.50 di Pedote (Prysmian ITA 747), ha infatti deciso di partecipare al progetto Route du Rhum 2014.
Professionalità, metodo e passione.
“Vogliamo accompagnare Giancarlo in questa nuova sfida perché sosteniamo la sua determinazione nel portare avanti un grande progetto in tempi brevi e dopo una sfavillante stagione Mini che lo ha impegnato al 100% fino a poco tempo fa” dichiara Lorenzo Caruso, Corporate & Business Communications Director di Prysmian Group.
“Siamo consapevoli che per conoscere un’imbarcazione, un nuovo mezzo, ci vuole tempo, ma crediamo che la mancanza di esperienza specifica possa essere compensata con la professionalità, il metodo, l’impegno e la passione che appartengono a Giancarlo, gli stessi che caratterizzano l’approccio di Prysmian al proprio business. Questo progetto rappresenta il coraggio di mettersi in discussione per crescere e raggiungere mete sempre più lontane, e in questo ci sentiamo vicini a Giancarlo.”
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