Groupama 3 tornerà a casa su un cargo. E’ questa la triste fine di un’avventura eccezionale che tutti gli appassionati di vela stavano seguendo con il fiato sospeso: il tentativo di battere il record sul giro del mondo ed aggiudicarsi così il Trofeo Jules Verne. Un sogno naufragato al largo della Nuova Zelanda insieme al grande trimarano. Uno sconsolato Yves Perlier, il grande velista francese che era a bordo come navigatore, lo ha dichiarato al termine delle operazioni di recupero che si sono concluse con l’arrivo del trimarano gigante nel porto neozelandese di Dunedin. Nell’amarezza di questi momenti c’è però la soddisfazione di non aver perso lo scafo che ora è definitivamente al riparo in porto e, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, sarà svuotato e tirato in secca con l’aiuto di una grande gru. L’equipaggio non ha fortunatamente subito alcun trauma né ferite e le condizioni del mare dopo il naugragio sono state anch’esse ottime consentendo ad un rimorchiatore di trainare Groupama 3 per circa 150 km fino in porto. Le immagini riprese dall’elicottero della tv neozelandese davano l’effetto che si trattasse di un grosso insetto verde che giaceva in acqua morto e a pancia all’aria. Un grosso insetto verde proveniente però da un altro pianeta, perché questo trimarano gigante, che è praticamente in parte esploso 80 miglia al largo della Nuova Zelanda, ha viaggiato a medie record nonostante un meteo non sempre favorevole e parecchi guai tecnici e, al momento del crack strutturale, aveva circa un giorno di vantaggio sul precedente record di Bruno Peyron, che continua così a detenere il Trofeo Jules Verne con il tempo di 50 giorni, 16 ore, 20 minuti e 4 secondi stabilito nel 2005. Cosa sia successo con esattezza lo sapremo forse solo quando i resti del trimarano saranno riportati in Francia, ma dalle immagini si vede come si sia completamente staccato uno scafo laterale con la logica conseguenza del ribaltamento. Per fortuna il meteo in quel momento era ottimo e le operazioni di recupero di Franck Cammas e dei suoi nove compagni d’avventura sono iniziate in poche ore.
Domenica 15 dicembre alle 21:45 UTC, Medallia, la barca della britannica Pip Hare, ha disalberato a 800 miglia nautiche a sud dell'Australia
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L'ungherese Szabolcs Weores deve ancora passare Capo Buona Speranza e ha rotto una sartia mentre è al limite di una depressione con venti a 40 nodi
Con una sartia rotta e in un netto ritardo dal leader (deve ancora passare Capo Buona Speranza) il velista ungherese ha deciso di finirla qui e si sta dirigendo verso Cap Town
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
Arriva il primo successo per Cosixty 8, la barca di Salvatore Casolaro del CN Torre Annunziata, nella quarta prova del Campionato Invernale di Napoli organizzata dal Club Nautico della Vela, valida per l’assegnazione del trofeo Gaetano Martinelli
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
Umiltà, concentrazione e focus sugli obiettivi gli ingredienti per mantenere alta l’attenzione agonistica verso Cape Leeuwin