Vela, Melges 32 - Primo giorno di regata per i 26 Melges 32 radunatisi in Florida per il Miami Championship 2012 e tre prove già disputate con un clima perfetto: sole, vento e temperature miti. Al rientro in banchina a dominare l’overall provvisoria è Swing del giapponese Keisuke Suzuki con il danese Jasper Radich alla tattica (1-3-1). Alle sue spalle, ma distanziato di ben 10 lunghezze gli americani Argo – con Jason Carroll al timone e Cameron Appleton a chiamare le manovre (3-7-5) – e Full Throttle del duo John Porter-Jonathan McKee (11-4-4).
Per gli europei una giornata di luci e ombre con gli sprazzi superlativi di Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, che domina dall’inizio alla fine la seconda regata, ma la incastona tra un 14 e un 16 che lo relegano al 9° posto, e il bellissimo exploit degli austriaci di Robertissima. Roberto Tomasini Grinover e il fido Hans Spitzauer cominciano con il piede giusto, dapprima facendo sorvolare il campo di regata da un aeroplano con il banner nel quale il team d’oltralpe augura a tutti una buona giornata, quindi prendendo la testa della flotta nel primo match e dovendo cedere nel finale al solo Swing. Robertissima ora occupa il 14° posto provvisorio con i parziali 2-16-22.
I migliori europei in acqua sono gli italiani su Samba Pa Ti di John Kilroy. Lorenzo Bressani, Federico Michetti, Martino Tortarolo e Luca Faravelli non brillano come sanno fare: per loro le prove sono comunque in crescita con un decimo, un ottavo e un settimo, che consentono di attestarsi in settima posizione.
Decima piazza per Vasco Vascotto, tattico di Warpath di Stephen Howe (6-13-14).
Fantastica di Lanfranco Cirillo non ingrana e il 17° overall (20-19-15) dà conto di un venerdì da dimenticare. «Stiamo testando dei materiali nuovi in vista del Mondiale a New York» commenta il tattico Michele Paoletti «è quello il nostro obiettivo verso il quale puntiamo concentrazione ed energie. Ovvio che non fa piacere navigare come abbiamo fatto oggi, ma lo mettiamo in conto in un percorso di miglioramento».
Anche gli inglesi di Red dell’armatore Joe Woods escono dall’acqua con il muso lungo: per loro ventiduesimo posto.
La classifica corta garantirà ampi margini di cambiamento nelle posizioni, mentre per lo spettacolo ci si affida a un campo ineguagliabile e soprattutto ai performanti Melges 32.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race