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Fastnet: quatto quatto Soldini rimonta sui primi

fastnet quatto quatto soldini rimonta sui primi
Roberto Imbastaro

Come previsto, le barche grandi si sono distanziate dal gruppo; il supermaxi di 100 piedi ha doppiato Fastnet Rock e si avvia verso Plymouth dove Slade sarà sicuramente il primo a farsi una birra in porto salvo imprevisti. Dietro di lui a oltre 30 miglia ci sono Ran e Beau Geste che stanno combattendo un bel duello tra di loro ma non pensano certo alla Line Honours. Nonostante il suo vantaggio di lunghezza, anche ICAP Leopard nella Manica ha faticato. "Le cose più difficili erano il mare incrociato e il vento leggero a Lyme Bay, evitare di essere risucchiati a nord a Start Point o dentro Plymouth Bay, e cercare di scendere e doppiare Lizard. Ray Davies e Hugh Agnew hanno fatto un ottimo lavoro e ci hanno tenuti lontano dai guai," ha dichiarato Slade che ritiene che quest'anno la Rolex Fastnet Race favorirà le barche piccole, come accadde nel 2005. "La brezza è entrata dietro di noi dopo aver doppiato lo scoglio. Apparentemente il vento durerà un giorno e mezzo o due e sospingerà le barche ad handicap."
Più indietro, i primi Open 60 stanno facendo bene a rimanere in contatto con i Mini Maxi più grossi. Sam Davies e Sidney Gavignet, a bordo di Artemis Ocean Racing, detengono il comando, ma con attaccata BT di Sebastien Josse.

Anche gli Open 60 ieri sera hanno sofferto molto. "Il vento era leggero e ballerino, con un po' di pressione qua e là ed era tutta questione di posizionarsi nel punto migliore per sfruttare al massimo tutti i refoli e i salti di vento," ha dichiarato Simon Fisher. "Anche per noi è stata una navigazione difficile e complicata perché siamo su una delle barche più potenti, ma questo fa parte del pacchetto." Pindar non è rimasta mai completamente abbonacciata, ma ci sono stati dei periodi lenti e i suoi avversari che sono andati sotto costa hanno sofferto terribilmente.

Nella divisione dei più piccoli Classe 40, l'altra notte il fattore decisivo è stato quanto rapidamente riuscivi a superare la corrente contraria. Quando il vento è finito, Initiatives Saveurs-Novedia Group è stata una delle molte barche costrette a utilizzare l'ancora per evitare di essere risucchiate a est dalla corrente.
"Poco prima di Portland Bill abbiamo dovuto ancorare in 45 metri d'acqua, ma solo per mezz'ora - il vento è poi riapparso, quindi non è andata poi così male," ha dichiarato lo skipper francese Tanguy de LaMotte. De LaMotte ritiene che per altri equipaggi sia andata molto peggio. "Le barche che erano sottocosta hanno faticato moltissimo a trovare il vento e hanno dovuto attendere più a lungo. È' lì che ci siamo allungati sugli avversari."

Alle 600,di questa mattina  Initiatives Saveurs-Novedia Group era in testa tra i Classe 40, seguito a circa 9 miglia da Beluga Racer del tedesco Boris Herrmann e da Telecom Italia di Giovanni Soldini che continua nelle sua rincorsa: "Dovremmo arrivare al Fastnet con mura a sinistra. Siamo fiduciosi, la regata è ancora lunga".
 In Classe IRC SZ Luna Rossa dovrebbe passare tra poco il Fastnet. Ha trenta miglia di svantaggio su Ran di Niklas Zennstrom.


11/08/2009 09:35:00 © riproduzione riservata






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