La nave da crociera Costa Concordia, partita ieri sera da Civitavecchia, ha urtato nella notte uno scoglio vicino a Punta Gabbianara, non lontano dall'Isola del Giglio. I 4229 passeggeri a bordo, in quel momento vestiti elegantemente per la cena di gala alla quale partecipava lo stesso comandante, hanno udito un boato seguito da un black-out elettrico. La nave ha iniziato ad imbarcare acqua da uno squarcio di 70 metri apertosi sulla fiancata sinistra e si è inclinata di 80 gradi. A bordo il panico è stato enorme ed al momento la Protezione Civile parlava di 6 morti e 4 dispersi per un bilancio che, nonostante sia giorno fatto, non è ancora certo e definitivo. Solo pochi minuti fa il Prefetto segnalava che i morti accertati sono solo 3, ma le operazioni a bordo della nave sono ancora in corso, con i vigili del fuoco che stanno ispezionando le sezioni allagate. Molti i passeggeri che si sono gettati in mare ed uno di essi, per l’impatto sugli scogli, ha riportato un trauma che potrebbe averlo paralizzato. Le ricerche dei dispersi stanno pertanto proseguendo sia a bordo della nave, dove intere sezioni sono rimaste isolate e senza vie di fuga, sia in mare. Solo poche ore fa circa 60 persone sono state liberate dai Vigili del Fuoco in una parte della stessa nave dove erano rimaste intrappolate. I sessanta erano in ponti della nave Concordia non rimasti sommersi dall'acqua ma senza alcuna via di fuga. I racconti che iniziano ad arrivare parlano di una notte in stile Titanic: “Eravamo a cena ieri sera quando ha cominciato a tremare tutto, la luce è andata via e la gente ha cominciato a gridare aiuto. Un'ora dopo è suonata la sirena ed è stato dato l'ordine di evacuazione. Siamo andati alle scialuppe, ma non tutte andavano in acqua, alcune sono cadute sui ponti e c'à chi à rimasto ferito o contuso – raccontano due ragazze in crociera per seguire un corso di formazione - Dopo che ha tremato tutto la nave ha cominciato a piegarsi su un lato. Nella sala ristorante sono caduti oggetti, bicchieri, vassoi e piatti. Ci siamo anche feriti ma la cosa più drammatica è sentire la voce delle persone, in particolare delle mamme, chiamare i propri familiari, soprattutto i bambini. Era buio e non sapevamo cosa fare. La gente cadeva in terra mano a mano che la nave si inclinava. Sentivamo la voce del comandante ma abbiamo pensato a correre verso un'uscita ma per l'inclinazione della nave alcune scialuppe non sono state calate in acqua e sono finite sui ponti sottostanti e crediamo che in parecchi si siano fatti male o siano rimasti contusi. C'era anche chi si buttava in acqua”.
Sei le veliste in gara in questa edizione: Sam Davies, Pip Hare, Clarisse Crémer, Isabelle Joschke, Justine Mettraux, Violette Dorange
Yoann Richomme, al timone di Paprec Arkéa, ha saputo navigare abilmente in questi venti più deboli e complessi, riuscendo ad aumentare il suo vantaggio a 16 miglia nautiche davanti a Charlie Dalin su MACIF Santé Prévoyance
“Le Valli di Comacchio sono la Cappella Sistina del birdwatching italiano”. La bella metafora di Alessandro Polinori, presidente della LIPU, ha sintetizzato al meglio l’interesse suscitato dal convegno svoltosi ieri a Palazzo Bellini a Comacchio
È tempo di dire arrivederci: questa mattina i 40 skipper hanno condiviso i loro ultimi pensieri prima di mollare gli ormeggi. Sono stati momenti di forte emozione con la famiglia e gli amici più cari
Il “Kiwi pazzo” è partito alle 14.17, un'ora e 15 minuti dopo gli altri. Ma poi Colman è stato in testa a tutta la flotta nel tardo pomeriggio, mentre si dirigeva a sud verso Capo Finisterre
Un vento teso da Nord ad oltre sette nodi, il Tivano, ha caratterizzato a Lecco la prima giornata di regate del 50° Campionato Invernale Interlaghi di vela - Trofeo Neomarine organizzato, a calendario Fiv nel Golfo, con la regia della Canottieri Lecco
Sole, vento di bora e onda formata al primo dei quattro appuntamenti settimanali di Lignano. Due le prove portate a termine
Oggi alle 13:00 finalmente la partenza, con poco vento ma sempre emozionante. Ora scatta il tifo per l'unico italiano in gara, Giancarlo Pedote, sperando che possa far bene (o anche meglio) almeno quanto nell'ultima Vandée conclusa all'ottavo posto
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Ottanta barche sulla linea di partenza. In acqua anche la flotta Meteor