Si è completamente coricata su un fianco la Costa Concordia dopo l’urto con uno scoglio davanti all’isola del Giglio. La nave era indubbiamente fuori rotta ed ora sarà un’inchiesta della magistratura, ora, a cercare di far luce sulle cause dell’incidente. Per gli esperti che si trovano in queste ore sotto lo scafo della nave per coordinare le azioni di ispezione dello scafo sommerso è indubbio che la causa sia stata l’urto con uno scoglio semisommerso. Ma sulle cause nessuno può sbilanciarsi, anche se fondamentalmente si riducono ad un guasto dell’elettronica o ad un clamoroso errore umano. Continuano intento i racconti di chi era a bordo e i commenti verso il personale di bordo non sono lusinghieri. “ Mentre la nave affondava ci siamo sentiti anche dire da qualcuno dell'equipaggio – dicono alcuni passeggeri - di rientrare in cabina. Meno male invece che siamo scappati all'aperto e siamo andati alle scialuppe. Sentivamo i richiami dei fischietti dei marinai senza capire di cosa si trattasse, e intanto era buio e capivamo che la situazione si faceva sempre più grave”. Molte le persone che nel naufragio hanno perso tutto e sono anche senza documento. In particolar modo questo problema riguarda i molti stranieri presenti a bordo che non vedono l’ora di ritornare nei loro paesi. Per 600 di loro, che già sono stati trasportati a Fiumicino, la Polizia di Frontiera ha fatto sapere che agevolerà in ogni modo il loro rimpatrio.
Sei le veliste in gara in questa edizione: Sam Davies, Pip Hare, Clarisse Crémer, Isabelle Joschke, Justine Mettraux, Violette Dorange
Yoann Richomme, al timone di Paprec Arkéa, ha saputo navigare abilmente in questi venti più deboli e complessi, riuscendo ad aumentare il suo vantaggio a 16 miglia nautiche davanti a Charlie Dalin su MACIF Santé Prévoyance
“Le Valli di Comacchio sono la Cappella Sistina del birdwatching italiano”. La bella metafora di Alessandro Polinori, presidente della LIPU, ha sintetizzato al meglio l’interesse suscitato dal convegno svoltosi ieri a Palazzo Bellini a Comacchio
È tempo di dire arrivederci: questa mattina i 40 skipper hanno condiviso i loro ultimi pensieri prima di mollare gli ormeggi. Sono stati momenti di forte emozione con la famiglia e gli amici più cari
Il “Kiwi pazzo” è partito alle 14.17, un'ora e 15 minuti dopo gli altri. Ma poi Colman è stato in testa a tutta la flotta nel tardo pomeriggio, mentre si dirigeva a sud verso Capo Finisterre
Un vento teso da Nord ad oltre sette nodi, il Tivano, ha caratterizzato a Lecco la prima giornata di regate del 50° Campionato Invernale Interlaghi di vela - Trofeo Neomarine organizzato, a calendario Fiv nel Golfo, con la regia della Canottieri Lecco
Sole, vento di bora e onda formata al primo dei quattro appuntamenti settimanali di Lignano. Due le prove portate a termine
Oggi alle 13:00 finalmente la partenza, con poco vento ma sempre emozionante. Ora scatta il tifo per l'unico italiano in gara, Giancarlo Pedote, sperando che possa far bene (o anche meglio) almeno quanto nell'ultima Vandée conclusa all'ottavo posto
Uno dei favoriti di questa regata, Charlie Dalin (MACIF Santé Prevoyance), si sta dimostrando all'altezza della sua fama
Ottanta barche sulla linea di partenza. In acqua anche la flotta Meteor