Emozione e gioia questa mattina alle ore 10.36.34 all’arrivo di CALIPSO IV^, l’imbarcazione marchigiana della coppia formata da Piero Paniccia e Gianmaria “Chicco” Capecci, che ha tagliato il traguardo di Porto Santa Margherita dopo 67 ore, 36 minuti e 34 secondi.
Il precedente record, stabilito dai fratelli Stefano e Alberto Rizzi sul Vor 60 Nafta Watch, era di 69 ore e 29 minuti e permaneva imbattuto dal 1997.
La 34^ edizione de La Cinquecento regala alla presidente Oriana Tono, allo staff del CNSM e alla comunità velica di Caorle la notizia tanto a lungo attesa e conferma La Cinquecento tra le regate più belle ed emozionanti del panorama velico nazionale.
Anche i fratelli Ezio e Silvio Lucchese, della Darsena di Marina 4, si uniscono alla soddisfazione generale “Anche se non siamo dei velisti” commentano “siamo felici che il record sia stato battuto il primo anno che la nostra famiglia è coinvolta direttamente nell’organizzazione di questa regata”.
Questa storica competizione rimane, pur con gli indubbi progressi tecnologici del settore nautico negli ultimi 10/15 anni, ancora una splendida avventura, soprattutto nella formula classica X2 in cui oltre al mezzo, sono fondamentali la bravura, la tenacia e l’esperienza dell’equipaggio.
All’arrivo a Porto santa Margherita, Capecci e Paniccia, visibilmente soddisfatti ed emozionati, si tributavano l’un l’altro il merito di quella che può essere considerata un’impresa.
L’armatore Piero Paniccia ha dichiarato che senza l’amico Chicco non ce l’avrebbe fatta.
Le condizioni meteo che hanno investito in questi giorni l’area adriatica sono state assolutamente particolari: vento fortissimo e onda in certi punti, bonaccia asfissiante in altri.
I velisti marchigiani hanno saputo meglio degli altri affrontare le variazioni e sfruttare ogni refolo, riuscendo ad infilare le correnti di vento.
La barca, Calipso IV^ un Cookson 50 piedi in carbonio varato nei cantieri neo-zelandesi nel 2005, ha fatto la sua parte e loro hanno dato il massimo, rinunciando al sonno e continuando ad effettuare cambi di vela.
All’andata, dopo Sansego, hanno cavalcato il borino seguendo la rotta che li ha condotti alle Tremiti in 24 ore, nella risalita sono riusciti ad agguantare lo scirocco che era stato annunciato, giungendo a Sansego dopo sole 15 ore.
“Abbiamo incontrato un vento fino a 27 nodi” racconta Piero Paniccia “siamo riusciti a portare la barca sotto spi fino ad una velocità di oltre 23 nodi, ma per poco tempo. Poi anche solo con la randa e il fiocco siamo arrivati fino a 22 nodi, in planata, sfruttando tutte le onde con sensazioni simili a quelle che si provano in deriva”.
Entrambi sono apparsi felici anche se visibilmente stanchi ed hanno raccontato che oltre alla gioia per la vittoria e per aver battuto lo storico record, questa avventura gli ha regalato emozioni fortissime lungo tutto il percorso, per lo spettacolo della natura, soprattutto al tramonto, e del mare, che per due così è la vera casa.
Nel sito www.lacinquecento.com i passaggi di tutte le imbarcazioni, gli aggiornamenti meteo del Prof. Cerasuolo e le novità della regata.
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