Il Vendée Globe mi lascia sempre un po' d'amaro in bocca. Vedere questa grande corsa senza un velista italiano non rende giustizia alle potenzialità della nostra vela. Certo per partecipare ci vogliono soldi e un grande team dietro le spalle, oltre che una grande passione. Noi, quando abbiamo partecipato, con Pasquale Di Gregorio e Simone Bianchetti, ci abbiamo messo solo tanta, tanta passione. Ma come uscire da questa crisi della vela oceanica italiana? Le vocazioni nei giovani ci sarebbero anche (il gruppo dei Ministi sta crescendo), ma per farsi frati c'è almeno bisogno di un convento. E gli unici "eremi" sportivi che abbiamo in Italia sono quelli delle nostre forze armate. Guardia di Finanza, Marina Militare, Polizia di Stato rappresentano negli sport minori (che poi ci danno le medaglie olimpiche), l'unica possibilità accessibile per i giovani per proseguire ad alto livello. E nella vela oceanica sussistono tutte le premesse non solo morali, ma anche d'immagine e di risultati, che motivano l'impegno delle FFAA nella vela olimpica. Non ci saranno medaglie nelle varie Transat o nel Vendée Globe, ma c'è un'identità forte di nazione marinara da difendere, il senso della sfida, dell'avventura e del rispetto delle forze della natura. Per questa vela in Italia non c'è mercato. Un bel Team Oceanico delle Fiamme Gialle e della Marina Militare potrebbe essere la soluzione. E chissà che qualcuno non ci stia già pensando.
Domenica 15 dicembre alle 21:45 UTC, Medallia, la barca della britannica Pip Hare, ha disalberato a 800 miglia nautiche a sud dell'Australia
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
Con una sartia rotta e in un netto ritardo dal leader (deve ancora passare Capo Buona Speranza) il velista ungherese ha deciso di finirla qui e si sta dirigendo verso Cap Town
Arriva il primo successo per Cosixty 8, la barca di Salvatore Casolaro del CN Torre Annunziata, nella quarta prova del Campionato Invernale di Napoli organizzata dal Club Nautico della Vela, valida per l’assegnazione del trofeo Gaetano Martinelli
Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Umiltà, concentrazione e focus sugli obiettivi gli ingredienti per mantenere alta l’attenzione agonistica verso Cape Leeuwin
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Un parterre di tutto rispetto con equipaggi provenienti da tutto il mondo ha animato questa seconda serie dell’invernale Dragone