Dopo aver smontato e riparato il suo albero con i mezzi a sua disposizione a bordo in una baia in Nuova Zelanda durante il suo secondo Vendée Globe nel 2000-2001, Yves Parlier è stato all'origine di un'innovazione che ha permesso agli skipper che hanno smontato il loro albero di continuare la gara: il Liberty Kite Safety. Questo kite è progettato per trainare fino a 4 nodi di Imoca, per esempio. Clément Giraud e altri 7 concorrenti di Vendée Globe porteranno la sua innovazione. Chi non ricorda Yves Parlier durante il 4° Vendée Globe riparando il suo albero in un'insenatura alla fine del mondo, da solo, con un forno improvvisato e i mezzi a bordo, in quanto qualsiasi assistenza è severamente vietata in questa gara.
Mentre gli osservatori prevedevano il suo ritiro, lo skipper di Bordeaux è riuscito finalmente a ripartire con un albero di fortuna... e a terminare la sua regata al tredicesimo posto, in 106 giorni, mentre era nel trio di testa quando si è dismesso nell'Oceano del Sud.
Il pubblico di Les Sables-d'Olonne riserverà un trionfo a questo MacGyver delle regate oceaniche che da allora ha inventato un'ala per aquiloni che può essere facilmente dispiegata da qualsiasi ponte della nave. Un kite in grado di trainare un Imoca, per esempio, a quasi 4 nodi nel letto del vento verso un porto di emergenza. Saranno in otto, in questo nono Vendée Globe, a portare questo prezioso aquilone nella loro stiva. Compreso Clément Giraud, che l'ha testato l'altro giorno sui pontoni a Les Sables-d'Olonne.
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
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La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
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I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
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