Vela, Vendée Globe - Mentre gli italiani rimangono a terra, per i velisti francesi, nonostante la crisi e la fuga di alcuni sponsor, le opportunità, di piccolo a grande livello che siano, ci sono sempre. Ora è la volta di Tanguy de Lamotte, che abbiamo imparato a conoscere in Italia quale rivale di Giovanni Soldini in Class 40, a fare il gran salto sugli Imoca 60 ed ufficializzare la sua iscrizione al prossimo Vendée Globe. La barca non è però niente di eclatante, perché il suo “Initiatives-Cœur” non è altro che il vecchio Whirlpool di Catherine Chabaud, costruito nel 1998. Insomma uno scafo che ne ha viste di tutti i colori, che è stata chiamato in mille modi ed ultimamente è stata protagonista nella Velux 5 Oceans, portando al successo Brad van Liew. Il progetto dell’Eco 60 dell’americano, che ora sta facendo il navigatore su Maserati, proprio con Giovanni Soldini, si chiamava Lazarus! Ma se con quel nome Brad è riuscito a far risorgere il vecchio scafo una volta, alla fine della Velux ci aveva rinunciato per mancanza di sponsor ed era stato costretto a venderlo. Tanguy lo ha preso e lo ha portato a Lorient, uno dei pochi posti al mondo dove tirano fuori il sangue anche da una barca agée come questa. Tanguy, architetto navale e costruttore, aveva anche tutte le competenze per guidare e seguire i lavori, avendo non solo costruito il suo Proto 6,50 Cheekyta, ma anche messo le mani su Kingfisher di Ellen Mac Arthur, sul catamarano PlayStation di Steve Fossett, sul trimarano Sodebo di Thomas Coville e sul maxi tri Oramge 2 di Bruno Peyron. E così è rinata “Initiatives-Cœur” che Tanguy porterà in mare i colori dell’associazione “Mécénat Chirurgie Cardiaque”.
Domenica 15 dicembre alle 21:45 UTC, Medallia, la barca della britannica Pip Hare, ha disalberato a 800 miglia nautiche a sud dell'Australia
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
Con una sartia rotta e in un netto ritardo dal leader (deve ancora passare Capo Buona Speranza) il velista ungherese ha deciso di finirla qui e si sta dirigendo verso Cap Town
Arriva il primo successo per Cosixty 8, la barca di Salvatore Casolaro del CN Torre Annunziata, nella quarta prova del Campionato Invernale di Napoli organizzata dal Club Nautico della Vela, valida per l’assegnazione del trofeo Gaetano Martinelli
Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Umiltà, concentrazione e focus sugli obiettivi gli ingredienti per mantenere alta l’attenzione agonistica verso Cape Leeuwin
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Un parterre di tutto rispetto con equipaggi provenienti da tutto il mondo ha animato questa seconda serie dell’invernale Dragone