Niente da fare, com’era ampiamente prevedibile, per Vincent Riou. Lo squarcio nello scafo era troppo grande e nonostante a bordo e a terra si siano pensate le più estemporanee soluzioni, era chiaro fin da subito che non una barca in quello stato Vincent non avrebbe potuto proseguire. Non si trattava di scegliere un più alto rischio. Si trattava di andare incontro ad un affondamento certo. Al primo schiaffo del Pacifico PRB si sarebbe sbriciolata, e questa consapevolezza ha costretto Vincent Riou ad arrendersi. Anche per lui questo Vendée Globe 2012 è finito. Ed ora sono in 13 a sedersi a tavola. Chi sarà il prossimo?
Un emozionato Riou ha annunciato il ritiro con le lacrime agli occhi. «E 'stata una decisione difficile, ma è anche la più ragionevole. Ho avuto questo obiettivo, il Vendée Globe, nella mente per anni e ho dato talmente tanta energia a questo progetto…. Sono terribilmente deluso, e sto anche pensando ai miei partner, PRB, naturalmente, ma anche Bouyer Leroux e Mercedes. PRB mi è vicina da dieci anni, hanno fiducia in me. Anche se quello che è successo, la collisione e il danno alla barca, non è colpa mia, non posso fare a meno di sentirmi in colpa. Mi sentivo molto bene in gara, le nostre barche hanno una tale potenzialità che sono impressionanti. Che io sappia la lotta al Sud sarà completamente diversa quest'anno. Il livello è molto alto e mi sarebbe piaciuto far parte di quella lotta. Un gioco che avrei voluto fare anche a costo della vita».
Il Vendée Globe è sicuramente una delle gare più impegnative del mondo della vela ed anche, probabilmente, la più bella e dura. Questa settimana, per Vincent Riou, anche la più ingiusta.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
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I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
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