Tutte le barche di questo Vendée Globe stanno mettendo la prua a sud lungo la penisola iberica, spinti da un vento da nord che soffia tra i 15 e i 20 nodi. Tutti tranne Team Plastique, di Alessandro Di Benedetto, che si è impantanato nel sud del Golfo di Guascogna. E’ in arrivo anche Bertrand de Broc, che è riuscito a rimettere in sesto la sua barca e ripartire.
Finalmente gli skipper godono di un bel vento in poppa, che li costringe però a strambare per poter trovare il miglior angolo possibile, proprio ora che il traffico dei cargo aumenta sempre più vicino allo snodo di Capo Finisterre. Per la loro sicurezza le barche hanno in dotazione il sistema AIS (Automatic Identification System) che permette di visualizzare sul computer tutte le grandi navi (cargo e pescherecci) la loro velocità, la loro direzione, il tipo di barca e la lunghezza. Il sistema consente anche alle stesse barche di essere visibili dagli strumenti di bordo delle navi. Ma non è comunque una situazione tranquilla.
Seconda notte in mare per i 19 concorrenti del Vendée Globe. La prima notte è stata passata a manovrare tra i temporali del Golfo di Guascogna e non è certo stata una notte di riposo. Questa seconda, in piena autostrada dei grandi cargo, lo sarà ancor meno. Ancora una notte svegli e illuminati dalle incombenti luci delle grandi petroliere che non danno certo alcuna serenità. In testa comunque c’è François Gabart (Macif) con 10 miglia di vantaggio su Vincent Riu (PRB) e 11 su Armel Le Cléac’h (Banque Populaire).
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
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La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
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Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!