Che accade in Atlantico tra Le Cleac’h e Thomson? Perché l’inglese si è avvicinato fino a 28 miglia di distacco per poi allontanarsi di nuovo? E’ tutta colpa (o merito) del famigerato anticiclone di Sant’Elena, incubo di ogni barca che si accinga a risalire l’Atlantico del Sud. Il nostro protagonista, l’Anticiclone, nei giorni scorsi si è diviso in due, o meglio ha generato una bolla di alta pressione secondaria nella quale è incappato Alex Thomson. La scelta di stare più ad est rispetto ad Armel aveva fino a quel momento pagato, ma alla fine, nonostante una brusca virata ad ovest, l’inglese non è riuscito ad uscire in tempo dalla zona di venti deboli che il 30 dicembre lo ha inglobato completamente. Ora ne è fuori ma si trova sempre più a est di Armel. La novità è che l’anticiclone di Sant’Elena si è ricompattato e le due barche, Banque Populaire VIII e Hugo Boss, si trovano ora con un bel vento sulla prua e il miraggio dell’Aliseo da raggiungere proprio sopra la massa d’aria calda che genera la circolazione ciclonica che li contrasta.
Questa mattina Le Cleac’h ha virato, convinto di sacrificare qualche miglio di vantaggio pur di prendere una posizione più favorevole per l’impatto con gli alisei, ma non è andata così. Poco dopo anche Alex Thomson ha virato verso est ed ora il suo scarto è cresciuto e si trova a 187 miglia da Banque Populaire VIII. Evidentemente prendere gli Alisei il più a est possibile è fondamentale per la risalita della costa brasiliana e il passaggio a Fernando de Noronha. Alex Thomson ha piccoli margini di manovra a questo punto, e il suo percorso è quasi obbligato. In questo momento l’anticiclone è un mostro che va dal Brasile fino al Sud Africa e lo spazio per passare è veramente esiguo. Quindi dovrebbe seguire Le Cleac’h che però, trovandosi più a nord, ha sempre un po’ d’aria in più di lui. Una volta nell’Aliseo da est, se le miglia di svantaggio saranno ancora sotto le 200, il gallese potrebbe spingere con il suo foil intatto navigando mura a dritta e ne vedremo delle belle. Comunque subito dopo c’è il Pot au Noir e anche lì ci sarà da combattere. Niente è scontato e niente è già deciso. Proprio un bel Vendée Globe!
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
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Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico