La vela a 50 gradi sud è una roulette russa, ma i solitari del Vendée Globe lo sanno bene e ne accettano, qualche volta imprecando ed urlando la loro rabbia via radio, tutti i rischi che comporta. Oggi è toccato a Jean.Pierre Dick urlare al vento la sua rabbia.. Dopo Cheminées Poujoulat, l’imbarcazione dello svizzero Bernard Stamm, spiaggiata in una desolata cala delle Kerguelen, anche il leader del Vendée Globe, Jean-Pier Dick, non ce l’ha fatta a superare indenne l’Oceano Indiano. Un colpo secco, l’urto con un oggetto sommerso ed il timone di sinistra di Paprec-Virbac 2 ha ceduto. Jean-Pier sta proseguendo lentamente per non rischiare qualcosa in più della sua corsa che, a questo punto, nonostante abbia comunicato via radio di star studiando come riparare il danno, è quasi certamente compromessa. Per vincere un Vandée Globe bisogna essere assolutamente dei grandi velisti, ma è necessario anche un secondo requisito : essere dei grandi velisti fortunati. Se viene chiamato l’Everest dell vela un motivo ci sarà ed in questi giorni è diventato chiaro a tutti. Jean-Pier Dick non ha commesso nè errori nè imprudenze ma saluta la compagnia e se ne tornerà a casa come Loick Peyron, con tanti rimpianti. Ora la corsa ha un nuovo leader, il 25° dalla partenza da Les Sables d’Olonne ed è Mike Golding che, al rilevamento di questa mattina alle 5:00, aveva 30 miglia di vantaggio su Jean.Pier Dick, 31 su Roland Jourdain e 36,6 su Michel Desjoyeaux che, da ieri, è il più veloce del lotto e viaggia a medie sempre superiori ai 19 nodi. Sembra quindi che « Le Professeur » abbia ricominciato a spingere sull’accelleratore dopo aver tirato giustamente il fiato nel momento in cui si era compiuto il ricongiungimento con il gruppo di testa alla fine di una rimonta durata un oceano e mezzo. Ma siamo ancora nemmeno a metà corsa e con ancora la « bestia » Pacifico da affrontare : la classifica è ancora solo un’opinione
Domenica 15 dicembre alle 21:45 UTC, Medallia, la barca della britannica Pip Hare, ha disalberato a 800 miglia nautiche a sud dell'Australia
Koyre Spirit of Nerina (ORC A-B), Pomella J (ORC C), Mary Star of the Sea (J80), India (Libera A) ed Hell Cat (Libera B) sono gli equipaggi vincitori della prima manche del 49° Campionato Invernale del Tigullio
L'ungherese Szabolcs Weores deve ancora passare Capo Buona Speranza e ha rotto una sartia mentre è al limite di una depressione con venti a 40 nodi
Con una sartia rotta e in un netto ritardo dal leader (deve ancora passare Capo Buona Speranza) il velista ungherese ha deciso di finirla qui e si sta dirigendo verso Cap Town
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
Arriva il primo successo per Cosixty 8, la barca di Salvatore Casolaro del CN Torre Annunziata, nella quarta prova del Campionato Invernale di Napoli organizzata dal Club Nautico della Vela, valida per l’assegnazione del trofeo Gaetano Martinelli
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Umiltà, concentrazione e focus sugli obiettivi gli ingredienti per mantenere alta l’attenzione agonistica verso Cape Leeuwin