Michel Desjoyeaux è uscito dai 40 ruggenti e viaggia con 176 miglia di vantaggio su Roland Jourdain. Nelle ultime 24 ore le distanze percorse sono state rispettivamente di 237,6 miglia e 205,4 miglia. La velocità media in un’ora è di 9.8 miglia per Michel e 8,7 per Roland. Forse qualcosina non è ancora a posto su Veolia Environnement che però procede spedita dopo la collisione di giovedì sera con un animale marino che, per fortuna, sembra non aver causato danni irreparabili. Comunque la giornata di venerdì per Roland Jourdain è stata una 24 ore di grandi lavori a bordo per tentare di consolidare le fessure che, dopo l’urto, si sono evidenziate intorno al pozzetto di chiglia ed intorno al piede dell’albero. Tra Roland e la balena urtata, in conclusione, sembra che stavolta la peggio l’abbia avuta il cetaceo, vista la gran quantità di sangue che Roland ha notato intorno alla barca dopo l’urto, tanto che, in un primo momento, ha pensato di aver perso una vela in mare. Ora è comunque di nuovo nella scia di Foncia e alle prese, come il leader, con l’anticiclone che, in questo caso, gli è stato enormemente d’aiuto, regalandogli quel mare piatto fondamentale per effettuare rapidamente i lavori a bordo.
Terzo, a oltre 750 miglia, c’è Armel Le Cléac'h anche lui abbastanza lento ma per altri motivi. A nord delle Falkland Brit Air ha incontrato un flusso da nord-ovest che lo investe da prua rallentandolo nella sua risalita dell’Atlantico.
I più veloci si trovano ancora nel Pacifico, e sono Samantha Davies (Roxy) e soprattutto Marc Guillemot (Safran), il solo a tenere una media di 15 nodi.
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