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Vendée Globe: eroi e ragionieri

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Roberto Imbastaro

Due giorni prima del suo arrivo trionfale, Michel Desjoyeaux riconosceva di averne piene le scatole dopo 82 giorni in mare, ma aveva di fronte condizioni gestibili e la vittoria a portata di mano. Che dire allora dello stress e della fatica che attualmente deve vivere Armel Le Cléac'h, il futuro delfino di Mich’ Desj? Confrontatosi l’altro ieri con la peggiore delle condizioni del Vendée Globe, lo skipper di Brit Air, passa stasera Capo Finisterre con 35 nodi di vento e onde di 7-8 metri di cavo. In aggiunta all’angoscia di poter rompere all’ultimo minuto, Armel sa che non può rallentare troppo, per non vivere i primi tre giorni a terra con l’angoscia di essere privato del secondo posto da Marc Guillemot. Per l’assistenza fornita ad Eliés, infatti, Marc Guillemot ha ricevuto dalla giuria un abbuono di 82 ore, così come Samatha Davies ne ha ricevute 32. Quindi Armel è combattuto tra l’idea conservativa di non spingere troppo la barca e la necessità di non andare comunque troppo lento per non compromettere il suo secondo posto. Al terzo, lo ricordiamo, ci sarà comunque Vincent Riou che ha immolato la propria barca (PRB) per salvare la vita a Jean Le Cam. Ma anche Armel Le Clec’h ha ricevuto 11 ore di abbuono per la deviazione fatta per accorrere sul punto dove VM Matériaux si era rovesciata e quindi, il tempo che Armel dovrà attendere per sapere se il secondo posto sarà effettivamente suo sono 71 ore. Tre giorni prima di sapere il verdetto definitivo, anche se Marc Guillemot ha dichiarato oggi che non pensa assolutamente di poter arrivare a Les Sables d’Olonne prima di martedì sera. Attualmente Marc è a mezza strada tra Cuba e Capo Finisterre, cercando di aggirare a ovest l’anticiclone delle Azzorre. Viaggia piano a solo 3,9 nodi nelle ultime ore ed oggi pomeriggio stava andando a 7, perdendo miglia da Samantha Davies. Ma le previsioni sono tutte dalla sua parte perchè il meteo dovrbbe premiare la sua scelta e spera che tra poche ore di virare ad est sulle portanti che lo faranno viaggiare veloce e diritto verso la Francia bruciando Sam per il terzo posto in tempo reale. Vista la differenza degli abbuoni (82H - 32h) Marc è già virtualmente davanti all’inglese, ma alla fine arrivare prima di Sam, anche per poche ore, sarebbe per lui una soddisfazione immensa. Per il resto c’è solo da notare che Dee Caffari, pur avendo la randa in “decomposizione” è stata oggi la più veloce della flotta con 16,8 nodi. Zitta zitta è al quinto posto e quindi arriverà alle spalle di Sam Davies. Esplosiva la prima, introversa la seconda ma entrambe meravigliose regatanti che con due “vasche da bagno” (in confronto a 60 piedi ultramoderni che hanno miseramente abbandonato) hanno nobilitato questo Vendée Globe almeno quanto Michel Desjoyeaux.


05/02/2009 23:43:00 © riproduzione riservata






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