Anche Dee Caffari ha tagliato il traguardo del Vandée Globe a Les Sables d’Olonne. Sempre lunedì, alle 14:12, quattro ore e venti dopo Brian Thompson, l’altra donna di questa corsa ha portato a termine la sua prova dopo 27.906 miglia percorse ad una media di 10,45 nodi.
Una performance ancora più eccezionale alla luce dei guai patiti dalla sua Aviva. Dee ha navigato dalla Nuova Zelanda all’arrivo con la sua randa completamente delaminata e rappezzata, nei momenti in cui le condizioni climatiche lo permettevano, con pezzi di vela tagliati dal fiocco, colla e resina.
Quando gli spettatori presenti all’arrivo di Dee hanno potuto constatare lo stato di disfacimento della sua randa sono esplosi in un’ovazione. In quel momento è apparsa evidente a tutti la determinazione e la forza d’animo di questa domma che è la prima ad aver concluso il giro del mondo in solitario sia da ovest ad est che viceversa.
Con l’arrivo di Aviva si è verificato un evento eccezionale per una corsa così lunga come il Vendée Globe: tre concorrenti, Guillemot, Thompson e Caffari, sono arrivati al traguardo nel giro di 12 ore.
Il prossimo sarà Arnaud Boissières, su Akena Verandas, che attualmente si trova a circa 950 miglia dall’arrivo.
Marc Guillemot, dopo i festeggiamenti, ha realizzato che, comunque, il terzo gradino del podio non sarà suo, ma di Vincent Riou (PRB) classificato terzo d’ufficio dalla giuria dopo il disalberamento seguito al salvataggio di Jean Le Cam. Sul terzo gradino del podio dovrebbero salire in tre e sarebbe giusto così: Vincent Riou per aver rischiato la sua vita per salvare quella di Le Cam (ricordiamo che ha abbordato VM Materiaux a vela avendo il motore in panne), Samantha Davies per aver condotto una corsa perfetta (un solo errore tattico alle Azzorre in risalita) e per essere arrivata terza in reale, e Marc Guillemot che, a parte i due giorni persi nell’assistenza a Yann Eliés, è arrivato al traguardo dopo 1000 miglia di bolina senza bulbo passate con la muta di sopravvivenza a portata di mano.
Per tutti e tre una corsa da ricordare, in attesa di raggiungere la perfezione del Professeur Desjoyeaux.
Domenica 15 dicembre alle 21:45 UTC, Medallia, la barca della britannica Pip Hare, ha disalberato a 800 miglia nautiche a sud dell'Australia
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
Con una sartia rotta e in un netto ritardo dal leader (deve ancora passare Capo Buona Speranza) il velista ungherese ha deciso di finirla qui e si sta dirigendo verso Cap Town
Arriva il primo successo per Cosixty 8, la barca di Salvatore Casolaro del CN Torre Annunziata, nella quarta prova del Campionato Invernale di Napoli organizzata dal Club Nautico della Vela, valida per l’assegnazione del trofeo Gaetano Martinelli
Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Umiltà, concentrazione e focus sugli obiettivi gli ingredienti per mantenere alta l’attenzione agonistica verso Cape Leeuwin
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Un parterre di tutto rispetto con equipaggi provenienti da tutto il mondo ha animato questa seconda serie dell’invernale Dragone