Ore a ciondolare davanti a les Sables d'Olonne prima di poter entrare. E' così la costa atlantica francese, accarezzata da maree che nessun "mediterraneo" può immaginare. Uscire in mare da quelle parti è complicato per chi non ne conosca a menadito le leggi fin da bambino. E non a caso queste coste sono sempre state e sempre saranno fucina di grandi velisti. Gli ultimi momenti da solitario Arnaud Boissières (Akena Verandas) li ha vissuti sotto un cielo grigio e un mare calmo appena disturbato da un vento leggerissimo. Magari pensando a Michel Desjoyeaux che, terminato il tuo tour mediatico da vincitore, è già volato in una spiaggia tropicale per deumidificare un po' le ossa al sole. Settimo, ma soprattutto arrivato alla fine. Un grande risultato riuscito solo ad un terzo dei partecipanti a questo giro del mondo a vela in solitario, tanto difficile da dover essere chiamato Everest della vela.
Festeggiamenti come per il primo, perché chiunque arrivi in fondo, qui viene festeggiato come un eroe e, cosa non secondaria, anche perché Arnaud Boissières e la sua Akena Verandas qui sono di casa anche durante l'inverno. Steve White (Toe in the Water) dovrà invece pazientare ancora qualche giorno prima di vivere la stessa festa. Che sarà poi l'ultima completa di questo vendèe Globe perché, dopo martedì, il grande villaggio allestito per la corsa verrà smantellato. Per gli altri tre che ancora sono in atlantico, Rich Wilson, Raphael Dinelli e Norbert Sedlacek, ci saranno magari solo i parenti più stretti ma sarà lo stesso festa grande...tra un paio di settimane quando incominceranno ad arrivare. Rich Wilson (Great American III), il primo dei tre a 2250 miglia dall'arrivo, ha inoltre di fronte il grande problema dell'anticiclone delle azzorre che si è piazzato sulla sua rotta e embra intenzionato a rimanerci. Anche per lui si prospetta un lungo giro verso ovest, quasi come se si dovesse dirigere negli Stati Uniti.
Domenica 15 dicembre alle 21:45 UTC, Medallia, la barca della britannica Pip Hare, ha disalberato a 800 miglia nautiche a sud dell'Australia
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
Con una sartia rotta e in un netto ritardo dal leader (deve ancora passare Capo Buona Speranza) il velista ungherese ha deciso di finirla qui e si sta dirigendo verso Cap Town
Arriva il primo successo per Cosixty 8, la barca di Salvatore Casolaro del CN Torre Annunziata, nella quarta prova del Campionato Invernale di Napoli organizzata dal Club Nautico della Vela, valida per l’assegnazione del trofeo Gaetano Martinelli
Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Umiltà, concentrazione e focus sugli obiettivi gli ingredienti per mantenere alta l’attenzione agonistica verso Cape Leeuwin
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
Un parterre di tutto rispetto con equipaggi provenienti da tutto il mondo ha animato questa seconda serie dell’invernale Dragone