Alle 19h38’19” ora italiana di lunedì 21 aprile 2014 il maxi-tri IDEC ha tagliato il traguardo di Rio de Janeiro, in Brasile. Francis Joyon ha stabilito così il tempo di riferimento su una nuova rotta, quella tra Bordeaux e Rio de Janeiro (4812 miglia teoriche) in 13 giorni, 3 ore, 5 minuti e 19 secondi. Francis Joyon aveva lasciato Bordeaux martedì 8 aprile, partendo alle 16:33 dall’estuario della Gironda.
Questa nuova rotta è stata chiamata “Rotta dell’Amicizia” ed è stata concepita come un ponte tra la Francia e il Brasile per raccogliere i fondi per a favore di enti di beneficenza brasiliani e dell’ICM, Istituto del Cervello e del Midollo Spinale.
E’ tornato quindi a ruggire IDEC, uno dei Maxi-tri più performanti che sia stato mai varato ed ancora in possesso del Trofeo Jules Verne, il record del giro del mondo in solitario che resiste dal 2008 con 57 giorni, 13 ore, 34 minuti e 6 secondi.
"Sono molto soddisfatto – ha detto Joyon all’arrivo - perché IDEC dimostra che è ancora veloce e molto solido. Non ho rotto nulla di importante. I piccoli problemi tecnici riscontrati sono di routine, davvero una cosa minima. Sarò in grado di risolvere tutto da solo, qui in Brasile”.
Due parole, poi, anche sugli ultimi e difficili giorni di corsa:” Sono davvero felice di aver finito, perché le ultime 24 ore sono state molto difficili. Fisicamente, mi avrebbero potuto raccogliere con un cucchiaino. Non ho dormito affatto per due giorni a causa delle condizioni meteo ma anche perché c’è davvero tanto traffico lungo la costa brasiliana. Dovevo essere costantemente in guardia e questo è un esercizio abbastanza faticoso. Intorno alla mezzanotte di ieri sera mi è arrivata addosso una tempesta enorme, molto impressionante. Il vento si è spostato in un solo colpo di 180 gradi! Sono passato da un’andatura portante ad avere il vento proprio in faccia, con delle variazioni molto inquietanti: da 10 a 25 nodi in pochi secondi! A bordo di un grande multiscafo come IDEC queste sono condizioni molto difficili. Ho dovuto manovrare costantemente, prendere i terzaroli, virare in mezzo a un traffico enorme e alle piattaforme petrolifere. Un rimorchiatore mi è passato molto vicino mentre manovravo. Diciamo che è per questo che sono stato molto contento quando ho messo piede a terra”
Tutte le statistiche della corsa fino ad oggi, con Dalin che ha passato per primo l'Equatore, Point Nemo e tutti i capi ad eccezione dell'Horn. Yoann Richomme lo segue a 123 miglia
Tanta fatica, dovuta al meteo inclemente ed alle rotture che hanno impegnato al massimo Giancarlo in questi ultimi giorni. Ma il secondo Capo Horn della sua vita è passato ed ora inizia la risalita verso casa
A Santa Lucia incontro con i presidenti federali Ettorre (FIV), Tizzano (FIC) e i vertici dei club cittadini: “Insieme per riportare il golfo al centro dello scenario internazionale”
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) sono attesi tra il 14 e il 15 gennaio 2025
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica