Una terza giornata della Garda Trentino Olympic Week Eurosaf all’insegna della pioggia. Il clima sembra essere in linea con lo spirito di tutti gli atleti, sconvolti dalla notizia della morte di Andrew Simpson, che è venuto a mancare questa notte per un incidente nella Baia di San Francisco. Questa mattina, alle 11.00, è stato rispettato un minuto di silenzio da tutti gli atleti della Garda Trentino Olympic Week.
La mancanza di vento sul campo di regata a Torbole, ha lasciato a terra i Laser Standard e Radial, gli RS:X M e RS:X F. Sul campo di Riva del Garda, invece, il vento ha soffiato con un’intensità di 5 nodi, ma irregolare, comunque non sufficiente da permettere ai 49er ed ai 470M e 470F di disputare le prove in programma. Unica eccezione di oggi è stato il campo di gara di Malcesine, dove i Finn hanno portato a casa ben tre prove, e meglio hanno fatto i Nacra17, con quattro regate disputate, grazie ad un vento a 5/6 nodi.
Abbiamo approfittato della giornata di riposo per fare due “chiacchere” con l’atleta azzurro Marco Gallo (GS Guardia di Finanza) impegnato in questa manifestazione nella classe Laser Standard.
Com’è il campo di regata qui sul Garda?
“È sicuramente un bel posto, soprattutto per allenarsi. Nel periodo invernale è un po’ freddo, ma adesso, che inizia la stagione estiva, trovi sempre vento quindi hai la garanzia di poterti allenare. È un bel posto per regatare, anche se nell’ultimo periodo le condizioni meteo sono un po’ cambiate. Però in generale è un campo di regata che mi piace.”
Nel 2013 i format delle regate sono cambiati, anche all’Eurosaf Champions Sailing Cup state regatando con le nuove regole
“Si, il 2013 è stato un anno di cambiamenti, anche nelle prove di Coppa del Mondo stanno provando nuovi sistemi per rendere più spettacolari la vela. Qui all’Eurosaf Champions Sailing Cup noi Laser siamo circa 110 concorrenti e abbiamo fatto due giorni di qualifiche. Normalmente si facevano due regate al giorno. Ora, invece, si fanno tre regate un po’ più brevi, con un target time di 40 min. Dopo le qualifiche, gli equipaggi vengono divisi: i primi 25 classificati regatano per la Gold Fleet, mentre il resto regata per la Silver Fleet. Anche queste regate durano due giorni, mentre nell’ultimo giorno viene disputata la Medal Race tra i primi sei classificati nella Gold Fleet.”
Qual'è la tua opinione su questo nuovo format?
“Con questo nuovo formato al termine di una qualifica, se sei molto indietro in classifica, sei avvantaggiato perché vai a colmare quel gap di punti che magari avevi rispetto al primo. Prima, tra il primo e il secondo potevano esserci molti punti di differenza, il primo poteva stare ad esempio 10 punti sopra il secondo. Con questo nuovo format, invece, si azzera tutto. Il primo prende la posizione in qui si trova, quindi un punto, e il secondo due punti. Diciamo che per il primo è sempre un po’ più difficile perché perde tutti quei punti che aveva di vantaggio, però per l’ultimo i giochi sono ancora aperti. Quindi questo formato è stato inserito proprio per questo, per rendere le regate sempre aperte a tutti e quindi più competitive. Da un certo punto di vista è stimolante. A me questo format non piace molto perché nella vela noi dobbiamo cercare sempre di essere il più constanti possibili, proprio per cercare di avere un certo vantaggio sugli altri. Il vantaggio ora è minimo e sai di non poter commettere errori, perché basta un niente per perdere una gara. Penso che ci dobbiamo fare l’abitudine.”
Questo appuntamento è un’ottima occasione di allenamento, il livello è molto alto…
“Assolutamente. Qui sul Lago di Garda il livello è altissimo. Due settimane fa eravamo a Hyeres per la Coppa del Mondo e praticamente tutti noi velisti ci siamo spostati dalla Francia sul Garda. Credo che sia la prima volta negli ultimi nove anni che le acque del Lago di Garda abbiamo avuto così tanto atleti di questo spessore. È una cosa che ti da molta carica e che rende questa manifestazione stupenda.”
Quali sono i tuoi impegni , oltre alle prossime tappe dell’Eurosaf Champions Sailing Cup, in vista delle Olimpiadi di Rio 2016?
“Il mio prossimo obbiettivo è il Campionato Europeo che si farà in Irlanda a settembre. Mentre a novembre mi aspetta il Campionato del Mondo ad Oman. Quest’anno ho fatto quasi tutte le prove di Coppa del Mondo, ho trascurato un po’ le regate nazionali. Questo perché a livello internazionale noi italiani siamo un po’ più indietro, ci sono tante nazioni fortissime e per colmare questo gap abbiamo bisogno di allenarci all’estero, dove possiamo avere un contatto diretto con i migliori velisti internazionali. Neozelandesi e Australiani hanno il vantaggio di nascere e regatare con condizioni meteo stupende con un vento continuo e abbondante, cosa che noi qui, nel mediterraneo, difficilmente troviamo. Per cui ho messo un po’ da parte le regate nazionali per dedicarmi quasi esclusivamente a quelle internazionali. Prossima regata alla quale parteciperò sarà la prova di Coppa del Mondo a Kiel, in Germania, e poi farò diversi allenamento con la Federazione Italia di Vela per poi partecipare al Campionato Europeo. Sicuramente mi aspetta un lungo percorso prima di arrivare a Rio, ma l’impegni non mancano. Il prossimo anno, nel 2014, abbiamo una regata fondamentale: il mondiale a Santander che conta, per le nazioni, come qualificazione per le Olimpiadi. Stiamo lavorando duramente per migliorarci al massimo e essere preparati.”
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"