Vela, Trofeo Rolex - Il preludio della Sydney Hobart è terminato questa mattina a Sydney con la seconda regata costiera in programma per il Trofeo Rolex. C'è stato un momento chiave in questa regata caratterizzata da venti leggeri ed instabili e da molto mare ed è stata una fantastica strambata con cui l'RP62 Limit è riuscito a superare il JV 72 Ran e, con questo, terminare la settimana con un punto in più rispetto al suo avversario diretto Loki.
Limit è arrivato in seconda posizione dietro Living Doll in quest'ultima regata, un percorso costiero di 19 miglia, ma ha vinto nella sua categoria davanti alla gemella Loki.
Dopo il risultato deludente di ieri, Alan Brierty, lo skipper di Limit, non era certo contento e così ha deciso di uscire presto questa mattina per allenarsi con il suo equipaggio, Una decisione che ha pagato perché la loro regata di quest'oggi è stata impeccabile.
La giornata non è stata tra le più facili per la flotta con un vento debole che ha soffiato tra i 4 e gli 8 nodi e con il mare abbastanza mosso. Il vincitore, Michael Hiatt, skipper del Farr 55 Living Doll, spiega il suo successo con una buona partenza e delle buone scelte tattiche, lamentandosi, però, per le sue performance irregolari in settimana causate dal meteo di Sydney altrettanto irregolare. Per lui se continueranno queste condizioni meteo non saranno certo i grandi maxi che domineranno la Sydney Hobart ma bensì i 50 o i 60 piedi come Loki, Yendys e Quest.
Al timone di Limit Barney Walker ha notato come Ran, il vincitore del Fastnet, soffra con questo poco vento:" Sappiamo che è veloce con un buon vento ma con queste piccolo arie entra in crisi, come abbiamo potuto constatare oggi. Di bolina è stato più rapido di noi, ma al lasco eravamo avvantaggiati. Comunque scommetto su di lui se la Sydney-Hobart si di sputerà con un vento di bolina moderato".
Buona prova anche di Rob Hanna che è terminato terzo con Shogun, (l'ex-Wot Now). Una prova incoraggiante per lui ed il suo equipaggio alla loro prima uscita su questa barca.
Quanto aille barche iscritte solo per la lunga, il 100 piedi Investec Loyal ha vinto in reale con 3h 3' 45", ma in compensato la vittoria è andata all' RP 55 Yendys davanti a Ran e Ragamuffin.
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
In testa c'è sempre Yoann Richomme (Paprec Arkéa) con Charlie Dalin (Macif Santé Prevoyance) a 45 miglia. Tra i due un marcamento stretto in pieno oceano, neanche fossero impegnati in un match race
È il primo trofeo italiano della vela giovanile per importanza e storia e una delle più prestigiose regate internazionali della classe Optimist organizzato dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia
La regata, purtroppo, è stata funestata da due incidenti nei quali hanno perso la vita due velisti a bordo di due diverse imbarcazioni, Bowline e Flying Fish Arctos
In vincitore dell'ultimo Vendée Globe è in difficoltà, per un'avaria ai timoni, nel governare la barca e spera di riparare nelle isole vicino a Capo Horn e poi valutare il da farsi. Se non potrà riparare da solo dovrà abbandonare e dirigersi a Ushuaia