Vela, Rolex Sydney/Hobart - Sarà la coda di un sistema di bassa pressione di un ciclone tropicale, che ha già attraversato il continente australiano, a condizionare la partenza della Sydney Hobart, creando una situazione meteo di difficile interpretazione per la partenza del 26 dicembre.
Alcune sacche di vento leggero che si spostano a cavallo di due perturbazioni renderanno difficile, se non impossibile, l'assalto al record di questa regata, detenuto dal 2005 da "Wild Oats XI", con 1 giorno, 18 ore e 40 minuti.
Il metereologo Barry Hanstrum prevede comunque un inizio corsa spettacolare, perché il vento dovrebbe essere alla partenza moderato ma da sud, consentendo così una spettacolare partenza con tutti gli spinnaker aperti nella baia di Sydney. Poi una volta in mare aperto, la flotta dovrebbe incontrare un vento di bolina di 10/20 nodi.
Le previsioni in mare aperto sono di un vento da est- nord-est, con arie leggere sotto costa. Domenica nello stretto di Bass dovrebbero esserci dai 20 ai 30 nodi che dovrebbero continuare anche per lunedì 28 dicembre.
Will Oxley (Yendys), uno dei navigatori top della flotta, con 11 Sydney Hobart nel suo curriculum, vede la situazione del primo giorno ancora più difficile. "Mi sembra abbastanza importante rimanere ad est; ad ovest probabilmente gireranno solo brezze leggere". Per Oxley la gara si vincerà o si perderà al largo della Tasmania. Chi non riuscirà ad attraversare le brezze leggere velocemente, rischia di "parcheggiare" la barca davanti alle coste della Tasmania.
A guidare la carica dei sette maxi presenti in gara saranno i Reichel / Pugh 100s Wild Oats XI (Bob Oatley) e Alfa Romeo (Neville Crichton) che aspirano alla Line Honours.
Le previsioni, con il mix di condizioni meteorologiche attese, non soddisfa il Farr 100 di Mike Slade, ICAP Leopard, che notoriamente ama la bolina."Ci piacerebbe avere un forte vento contro per le prime 12 ore", ha detto Slade, secondo cui è molto importante il vento che si prenderà nello stretto di Bass, perché chi si "siede" lì può perdere molto tempo. "Nel 1990, - racconta - chi ha preso in mare aperto davanti a noi con un vento diverso ci è arrivato sei ore davanti".
I probabili vincitori in tempo compensato, in lizza per la Tattersall's Cup, si trovano tutti nella categoria IRC uno, tra i 53 e i 63 piedi. Tra questi ci sono i TP52, compreso il vincitore della Tattersall's dello scorso anno, Quest (Bob Steel), insieme ai Farr Ragamuffin (Syd Fischer), Cougar II (Alan Whiteley). Poi i Reichel / Pugh Loki (Stephen Ainsworth), R/P63 e Limit (Alan Brierty), R/P62, il Farr 55 Living Doll (Michael Hiatt), l' R/P55 Yendys (Geoff Ross) e a Ran (Niklas Zennstrom), il vincitore assoluto di quest'anno della Rolex Fastnet Race.
Adrian Stead, tattico di Ran che in Italia conosciamo per le sue performance con Mascalzone Latino, prevede una gara equilibrata:" Sarà importante la partenza e come si uscirà dalla baia di Sydney. Ma non essendo una regata che si preannuncia veloce avremo il tempo per pensare. Dovremo valutare una serie di condizioni, perché qui ci sono tante barche che probabilmente sono veloci in alcune situazioni e lente in altre. Penso che sarà una gara molto equilibrata".
Difficile però battere il record di di 1 giorno, 9 ore e 15 minuti detenuto da Comanche, perché il meteo promette di calmarsi. In testa lottano per la Line Honours Comanche e LawConnect
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