Dopo una vigilia di assoluta bonaccia arriva lo scirocco previsto a Sciacca. La mattinata si apre con 20 nodi e mare che va montando. Alle 10 sono tutti pronti in banchina. Dieci e Lode è stata preparata con cura ed il timone viene affidato al trapanese Luigi Ciaravino, forte specialista dei Platu 25 ma a suo agio anche con barche più grandi, soprattutto con le condizioni dure che oggi si preannunciano. Da Bergamo sono arrivati gli atleti dell’Azurree 40 Float On. Faranno tante regate in Sicilia e vogliono prepararsi al meglio, ed oggi ci sono le condizioni ideali per fare sviluppare la massima potenza alla loro barca. Lo stesso vale per il nuovo aggressivo Solaris 36 Emy Too di Salvatore Sieli. Armato anche lui con i gennaker guarda con un pelo di apprensione l’anemometro che sale inesorabilmente, annullando con i suoi valori la possibilità di utilizzare alcune vele di prua. Sono tutti pronti per contrastare il terzetto in testa alla classifica generale, Jules et Jim di Umberto e Jimmy Brucato, Sagola Biotrading del marsalese Beppe Fornich e Niño di Massimo Licata D’Andrea. Il clima di attesa viene scosso dall’assenza dei palermitani di Jules et Jim. Contando sulla regolarità del Campionato di Sciacca, rinunziano a scendere in acqua potendo sfruttare tutti e tre gli scarti che la efficiente organizzazione della Lega Navale permetterà con la disputa di tutte le prove. Gli animi si caricano perché tutti sono consapevoli che oggi la classifica generale può essere stravolta e che il vertice può essere alla portata di tutti.
Il Comitato esce per una prima verifica. I nodi sono 24 ma quello che occorre controllare e l’altezza dell’onda che cresce minuto dopo minuto. Nel giro di mezz’ora il vento sale a 28 nodi e l’onda cresce fino ad un metro e mezzo. Il Comitato blocca la flotta in porto ed attende ancora. Si esce di nuovo sul campo di regata, si misurano trenta nodi e si constata che l’onda sta salendo oltremodo. Non ne vale la pena forzare la mano. A Sciacca il vento non manca mai e così il Comitato rimanda tutti alla prossima tornata di gare del 28 Marzo. Le prove di oggi verranno recuperate a seguire.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"
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