Seconda giornata dell’evento ad inviti organizzato nel Golfo di Palermo dal Velaclub e dal Cus.
Gli equipaggi settimana dopo settimana si rinforzano ed il timoniere di Obi Wan Alessandro Candela fa salire a bordo il marsalese Mario Noto, a gestire la tattica, ed, a governare lo spinnaker, Gabriele “Ganga” Bruni, che riesce ad essere sulle acque di casa approfittando di una pausa nella preparazione olimpica del duo Sicouri-Bissaro del Nacra 17. Su Acchiappasogni di Ugo Polizzotti c’è Giuseppe “Paletta” Leonardi ad occuparsi delle vele di prua e si prevede così un bel duello tra i due portacolori della veleria Quantum.
Il sole è tornato in Sicilia dopo una settimana alla “Blade runner” ed il vento comincia a spirare con punte fino a 18 Nodi. Sarà una giornata lunga e nessuno ci sta a perdere. Si parte puntuali e subito le prime sorprese. Acchiappasogni e Sagola vengono segnalati in OCS e devono rientrare dagli estremi. Inizia così in ritardo la loro regata ed Obi Wan e Cochina di Piegiorgio Fabbri si involano. Parte bene anche Jules et Jim, affidato per l’occasione al messinese Franco Costa affiancato per la tattica dall’esperto Carmelo Savastano. La prima prova va così a Cochina, che comunque ha il suo bel da fare a tenere dietro la più piccola Obi Wan. Il distacco dato dal computer sarà di soli 4 secondi. La prova sarebbe potuta andare in realtà a Jules et Jim che fino a metà gara manteneva un distacco dai battistrada tale da fare valere il suo rating. Poi un eccesso di virate fa perdere al First 34.7 i secondi necessari a mantenere la leadership.
Il tempo di controllare sui telefoni le classifiche messe subito in rete dal Comitato e dopo un piccolo spostamento del campo si riparte. Il vento è sempre teso. Sagola viene sorpresa di nuovo in OCS. Alla stessa maniera viene indicata fuori anche Jules et Jim. Cochina prende la testa e la mantiene. Alle sue spalle è piena bagarre. Ad ogni boa le posizioni mutano. Intanto su Niño, Dufour 34 del licatese Massimo Licata D’Andrea, non si sbaglia niente. Il timoniere, il trapanese Mimì Campo, è a suo agio con le arie più tese e cerca di viaggiare evitando la copertura delle barche più grandi. Così si mantiene a ridosso del gruppo di testa. Il compenso darà ragione a Niño che si aggiudica la prova.
La terza prova è la più bella. Acchiappasogni ed Obi Wan prendono la testa del gruppo dopo la partenza e con le opportune scelte tattiche stoppano la rimonta di Cochina. Viaggeranno insieme per tutte le sei miglia del percorso quasi fosse una regata di monotipia. Le posizioni si invertono continuamente, Ganga e Paletta, i due tailer, mettono per un’ora da parte la loro amicizia e lavorano con il proprio spinnaker per guadagnare ogni centimetro prezioso. Taglierà per prima il traguardo Acchiappasogni ma Obi Wan è troppo vicina. Niño si prende la terza posizione confermando di essere a suo agio quando il vento si fa più forte. Ci sarebbe il tempo per una quarta prova considerando anche le perfette condizioni di mare e di vento, ma il Comitato preferisce chiudere qui la giornata.
In classifica generale Cochina mantiene la testa, ma appena dietro c’è Acchiappasogni. Quindi un trio formato da Obi Wan, che ha dimostrato evidenti progressi rispetto la prima giornata di gara, e dalle piccole Jules et Jim e Niño. Sotto tono Sagola, che in due giornate di gara non ha indovinato una partenza. Probabilmente, dopo la Middle Sea Race, per Sagola occorrerà solo un po’ di tempo per riadattarsi alle regate sulle boe e tornare così a brillare.
Si torna in acqua tra sette giorni e verrà considerato un altro scarto. Chiunque potrà arrivare al vertice della classifica.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
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"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"
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