Vela Internazionale - La fregata australiana che si sta dirigendo sul punto in cui Yann Eliès è fermo con il femore fratturato dovrebbe essere in zona entro le 10:00 ora italiana. Lo ha comunicato Marc Guillemot che è entrato in contatto telefonico con il comandante della HMAS Arunta. Yann è riuscito a recuperare le pasticche di morfina e anche qualcosa da mangiare e pertanto la situazione, almeno per quanto riguarda ildolore, è migliorata e la giornata è trascorsa più tranquilla. Sta arrivando anche Sam Davies che non è certa però, di riuscire ad arrivare prima dell'arrivo dei soccorsi. In attesa di comunicazioni contrarie, però, continua a dirigere verso il punto in cui è fermo Yann. “Non corro più per la gara – ha detto via radio Samantha – ma corro più forte per arrivare da Yann per sostenerlo e aiutarli come sarà possibile” L’incidente di Eliès ha colpito un po’ tutti come era prevedibile, anche se tra coloro che sono presenti in questa Vendée Globe molti hanno subito incidenti anche più gravi, come lo stesso Guillemot o Dinelli. “L’incidente di Yann mi ha gelato – ha commentato Sébastien Josse – e farò ancora più attenzione a cercare di non farmi male. Quando si dice che la barca si ferma dentro un’onda qui non è solo un’immagine. La barca si immobilizza davvero di colpo e non si riesce a tenersi. In Pacifico comunque andrà meglio. E’ un mare con un’onda più organizzata e meno scassabarche di queste dell’Indiano”. Anche Armel Le Cléach è rimasto scosso” E’ stata una notizia dura da ricevere. L’Oceano Indiano non è stato molto gentile con questo Vendée, anche senza tempeste. Ho dato subito la mia disponibilità a dirottare verso Yann, ma la direzione di corsa mi ha detto che Marc era meglio posizionato. Ma le cattive notizie arrivano a cascata. Ci sono anche questi due grossi iceberg che sono stati segnalati poco distanti da me. Ho subito virato verso nord perché la priorità è la sicurezza. Su questo punto ho lo stesso pririto e la stessa filosofia di Vincent Riou che si trova nella mia zona. Le opportunità “sportive” le valuteremo più avanti”. Intanto questa notte Michel Desjoyeaux (Foncia) e Roland Jourdain (Veolia Environnement) hanno passato la simbolica latitudine dei 147°E che segna la virtuale frontiera tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico. Sébastien Josse (BT) e Jean Le Cam (VM Matériaux) li seguiranno nelle prossime ore. Si continua a navigare restando relativamente vicini più o meno a due a due e questo atteggiamento tattico non è casuale ma dettato anche da scelte di sicurezza non solo psicologica.
Classifica alle ore 05:00 di sabato 20 dicembre
1- Michel Desjoyeaux (Foncia) a 12363 miglia dall’arrivo
2- Roland Jourdain (Veolia Environnement) a 80,8 miglia
3- Sébastien Josse (BT) a 196,4 miglia
4- Jean le Cam (VM Matèriaux) a 233,9 miglia
5- Armel Le Cléac’h (Brit Air) a 398,4 miglia
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