Picchia duro sulla vela il quotidiano statunitense The New York Times. “”Deve andare fuori dai giochi olimpici”, tuona il quotidiano più diffuso negli Usa dal suo sito internet, che non è certamente meno popolare, con i suoi 30 milioni di utenti unici al mese. La motivazione è assolutamente inedita. Le Olimpiadi sono fatte per riunire le persone di tutto il mondo, mentre la vela è uno sport esclusivo ed è praticato in maggioranza da persone ricche e quindi non è accessibile a tutte le Nazioni. Oltretutto è anche uno sport razzista, ad esclusivo appannaggio dei bianchi. Il risultato finale, quindi, viene determinato non dalla classe, bensì dal denaro.
Una lucida follia che lascia esterrefatti fino a quando non si legge l’ultimo argomento proposto per escludere la vela dalle Olimpiadi: "Chi ama guardare barche che non fanno rumore? ".
A quel punto, convinti che è solo follia senza l’aggettivo “lucida”, leggiamo il tutto con più leggerezza. Per l’ineffabile cronista dovrebbero andare fuori dai giochi anche la boxe, il nuoto e il tennis. Considerando che scrive per una testata i cui giornalisti hanno vinto ben 108 Pulitzer, la sua opinione sarà preziosa per il CIO, che ora pensa di estendere i controlli antidoping a sorpresa anche alla stampa accreditata.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"