Dopo la Medal Race 470 maschile, gli azzurri Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti chiudono al 4° posto overall, sesti in Medal. Medaglia d’Oro per Mathew Belcher-Malcom Page (AUS) a 22 punti, Argento per Luke Patience-Stuart Bithell (GBR) a 30 e Bronzo Lucas Calabrese –Juan de la Fuente (ARG) a 63 punti. Gabrio Zandonà (CV Marina Militare)-Pietro Zucchetti (SV Fiamme Gialle) chiudono la loro partecipazione olimpica con i parziali 6-(26)-1-8-6-14-8-4-11-3-6M e 72 punti. Al microfono di sailrev.tv, appena tornato a terra Zandonà ha dichiarato: “Accetto il verdetto del campo. Lui (Calabrese n.d.r) ha fatto un ottimo finale di campionato e non ha sbagliato nulla. D'altra parte la fortuna aiuta gli audaci e lui lo è stato. Se mi avessero detto pochi mesi fa vai all'Olimpiade e sei in regata fino alla fine per il podio ci avrei messo la firma! Sono molto soddisfatto del lavoro fatto insieme a Luca De Pedrini negli ultimi sei mesi, da quando è diventato nostro allenatore. Se avessimo avuto più tempo con lui forse il risultato avrebbe potuto essere diverso, ma questa, sia chiaro, non vuole essere nessuna polemica con nessuno”.
Ottima regata anche per Giulia Conti-Giovanna Micol nel 470 femminile che concludono la regata finale al 2° posto e al 5° overall. Medaglia d’Oro per Jo Aleh-Olivia Powrie (NZL) 35 pt, Argento per Hannah Mills-Saskia Clark(GBR) 51 punti e Bronzo per Lisa Westerhof-Lobke Berkhout (NED) a 64 punti. Giulia Conti- Giovanna Micol (CC Aniene) chiudono le Olimpiadi di Londra 2012 con i parziali 8-10-(18)-2-3-1-16-16-6-7-2M e 73 punti.
La cronaca della Medal Race 470 Maschile:
Partenza con 11 nodi da 145 gradi. Gabrio Zandonà (CV Marina Militare)-Pietro Zucchetti (SV Fiamme Gialle) navigano al centro del campo nella prima bolina assieme all’equipaggio argentino Calabrese-De la Fuente. Percorso breve LR2 per i dieci equipaggi impegnati in Medal Race. L’equipaggio azzurro gira la prima boa di bolina all’8° posto mentre gli argentini sono quinti. Primi i britannici Patience-Bithell. Il vento è calato e misura 6 nodi da 150 gradi. Al cancello di poppa l’australiano Belcher-Page gira per primo scegliendo la boa di sinistra, destra invece per i britannici, ora al terzo posto. Gli argentini sono al 4° posto seguiti 10 secondi dopo dagli azzurri Zandonà-Zucchetti, sesti. Seconda e ultima bolina con la Gran Bretagna che a metà lato torna al comando per poi dover cedere il passo agli australiani prima della terza boa. Match race tra i due equipaggi in lotta per la medaglia d’Oro. Ottima bolina per gli argentini Calabrese-De la Fuente che transitano al 3° posto. Primi i croati Fantela-Marenic, secondi gli australiani. Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti sono sempre sesti a 21 secondi dagli argentini. Penalità per i britannici Patience-Bithell per pompaggio e all’equipaggio francese per aver virato troppo vicino alla boa di bolina. Sul traguardo, primi i croati Fantela-Marenic, secondi gli australiani Belcher-Page e terzi gli argentini Calabrese-De La Fuente. Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti sulla linea d’arrivo sono al 6° posto.
La cronaca della Medal Race 470 Femminile:
La Medal Race del 470 femminile al via alle 14 ore italiane con soli 8 nodi da sud est. Anche per questa regata percorso breve LR2. In lotta per la medaglia di Bronzo ben cinque equipaggi Olanda, Francia, Brasile, Australia e Italia. Partenza non buona per le azzurre Giulia Conti- Giovanna Micol (CC Aniene) che si autopenalizzano in partenza per un'infrazione al regolamento. Primo lato di bolina eccezionale per le azzurre che girano la prima boa al 2° posto alle spalle delle neozelandesi Jo Aleh-Olivia Powrie. Primo lato di poppa con le azzurre che navigano sulla destra del campo. Al cancello Conti-Micol sono sempre al 2° posto alle spalle delle Kiwi, posizione mantenuta anche al termine della seconda bolina. Terze ora le tedesche Katherin Kaldeback-Federika Belcher. Grande Medal Race per Giulia Conti-Giovanna Micol che tagliano il traguardo al 2° posto.
Giulia Conti rientrata a terra ha dichiarato”Dopo la partenza ci siamo autopenalizzate perchè avevamo toccato la barca delle spagnole. Eravamo ultime, tutto il gruppo andava a sinistra, noi credevamo nella destra perché c’era più pressione verso le dighe e ha pagato perchè abbiamo girato seconde posizione che non abbiamo più perso fino alla fine"
“ Per quanto riguarda la nostra Olimpiade, continua Giulia, siamo soddisfatte perché anche dopo la giornata no, cosa che può succedere, non abbiamo gettato la spugna, ma abbiamo continuato a combattere punto per punto ed è stato difficilissimo”.
“Per il futuro, conclude Giulia , penso a Rio 2016 naturalmente, ma non so con chi e con che barca. Un Olimpiade tutta nuova”
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"