Alla presenza di Bruno Retailleau, senatore della Vandea, Yves Auvinet, presidente di SAEM Vendée, ha tagliato il tradizionale nastro tricolore per “aprire” il pontile Vendée Globe. Auvinet era accompagnato da Christelle Morancais, Presidente della Regione Pays de la Loire, Yannick Moreau, sindaco di Les Sables d'Olonne e Presidente di Les Sables d'Olonne Agglomeration Communit e Patricia Brochard, copresidente di Sodebo, partner ufficiale del Vendée Globe.
Quella di oggi è stata un’importante occasione d’incontro per gli skipper, per i numerosi ospiti e VIP dell’organizzazione e degli armatori, per la SAEM Vendée, le istituzioni regionali e locali, i partner e gli sponsor che, per la prima volta, hanno ammirato la flotta compatta e allineata lungo il pontile: una giornata che ha rappresentato un traguardo significativo e anche un tributo al duro lavoro e alla dedizione di tutti coloro che hanno permesso lo svolgimento della manifestazione.
Auvinet, Presidente della SAEM Vendée e del Département de la Vendée ha sottolineato: «E’ meraviglioso per noi oggi vedere i 33 skipper, le loro barche e i loro team qui sul pontile del Vendée Globe. Avere in Vandea queste meravigliose “macchine” e i loro comandanti, siano essi esperti o principianti, accaniti regatanti o navigatori, è motivo di grande orgoglio per il dipartimento della regione dei Pays de la Loire e per la città di Sables d'Olonne.
Data la situazione sanitaria è un sollievo che l'”Everest dei mari” si sia potuto organizzare e che il Vendée Globe abbia mantenuto il suo carattere popolare e la vicinanza con il pubblico: dobbiamo dire grazie ai team partecipanti, alle autorità statali e sanitarie, agli sponsor e a tutte le parti coinvolte nel progetto, perché hanno lavorato duramente e con grande senso di responsabilità per arrivare a questo risultato».
Dalla prua di Newrest Art et Fenêtres, lo skipper francese Fabrice Amedeo ha salutato a nome della flotta: «Un grande grazie per aver avuto il coraggio di organizzare questa Vendée Globe nonostante la situazione sanitaria. Sono molto felice e orgoglioso di essere qui con la mia barca e non vedo l’ora che arrivi il giorno della partenza».
La salute e la sicurezza dei 33 velisti è fondamentale e la maggior parte di loro segue un proprio protocollo che limita le interazioni in spazi ristretti e pubblici. Per questo, vederli tutti insieme (ma distanziati) sul pontile alle 09:00 di mattina sotto un promettente cielo azzurro e un tiepido sole per la foto di gruppo (obbligatoria), è stato davvero un momento speciale e unico.
Probabilmente, infatti, si è trattata dell’ultima volta in cui si troveranno nello stesso spazio contemporaneamente prima della partenza: oltre a sottoporsi a regolari test, infatti, gli skipper dovranno isolarsi in maniera rigida per l’intera settimana precedente lo start.
Il direttore di regata Jacques Caraes ha presentato a turno gli skipper: ben trentatré, numero record che polverizza il precedente primato del 2008 (30) e sei donne (la partecipazione femminile più alta nella storia della regata). Per i diciotto esordienti, l’inaugurazione è stato un momento speciale, carico di emozioni contrastanti. Per loro, avere un IMOCA pronto in banchina è già una grandissima soddisfazione e oggi si godono il momento, circondati dai giganti della vela oceanica e dagli altri “neofiti”. Ma la tensione non molla, il tempo stringe, la partenza si avvicina e la grande sfida si fa sempre più reale…
L’esordiente britannica Pip Hare (Medallia) sorride: «Vorrei godermi questa giornata, ma non è semplice: all’improvviso realizzi che sei qui, che devi partire. Sei in ballo, devi andare e devi finire la regata. Sono pensieri molto stressanti. Voglio assolutamente terminare la regata, semplicemente terminare. Poi guardi in faccia la realtà, pensi alle statistiche e fai fatica a gestire tutto questo. Ma oggi è un giorno da festeggiare».
Roman Attanasio (Pure-Best Western) che partecipa per la seconda volta, ha detto: «Ci stiamo preparando da quattro anni, ma ogni volta arrivare qui a Les Sables d'Olonne è qualcosa di speciale. Entrare nel canale ha per me lo stesso valore simbolico che uscirne il giorno della partenza: segna l'inizio di queste tre settimane nel Villaggio. Mi sento pronto, ma la tensione cresce, soprattutto in questo anno così particolare».
L’occhio corre in banchina, dove sono allineate le barche che tra qualche settimana gireranno il mondo: tra loro ci sono sette IMOCA 60 con foil di ultima generazione, nate dalle “penne” di 4 studi di progettazione.
Il britannico Alex Thomson (HUGO BOSS) al suo quinto Vendée Globe sembra rilassato mentre parla brevemente dalla coperta del suo futuristico IMOCA nero e roso prima di rientrare in gommone al luogo scelto per isolarsi.
«La mia barca è eccezionale, come tante altre qui a Les Sables d'Olonne. Abbiamo avuto un anno molto particolar e molto meno tempo per prepararci, ma siamo felici di essere qui». Thomson non ha partecipato ad alcuna regata preliminare in Francia questa stagione e quindi rimane una “minaccia“ sconosciuta per i suoi rivali.
Le normative sanitarie nazionali francesi limitano a 5000 i visitatori che potranno accedere contemporaneamente al Villaggio di 30.000 mq, ma questa misura prudente non sminuisce in alcun modo il piacere di una visita alle mostre e ai display interattivi e soprattutto una passeggiata sul pontile per vivere un’emozione che non si dimenticherà.
Hanno detto:
Yves Auvinet, presidente della SAEM Vendée e del dipartimento della Vendée: «E’ meraviglioso per noi vedere i 33 skipper, le loro barche e i loro team qui sul pontile del Vendée Globe. Avere in Vandea queste meravigliose “macchine” e i loro comandanti, siano essi esperti o principianti, accaniti regatanti o navigatori, è motivo di grande orgoglio per il dipartimento della regione dei Pays de la Loire e per la città di Sables d'Olonne. Data la situazione sanitaria è un sollievo che l'”Everest dei mari” si sia potuto organizzare e che il Vendée Globe abbia mantenuto il suo carattere popolare e la vicinanza con il pubblico: dobbiamo dire grazie ai team partecipanti, alle autorità statali e sanitarie, agli sponsor e a tutte le parti coinvolte nel progetto, perché hanno lavorato duramente e con grande senso di responsabilità per arrivare a questo risultato».
Christelle Morançais, Presidente della Région Pays de la Loire: «La regione Pays de la Loire è orgogliosa di essere partner storico in questa unica avventura umana. Questa regata leggendaria è parte integrante dell'identità della Regione: moderna, innovativa ma intrisa dei valori eterni di audacia, coraggio e libertà. In questa edizione unica del 2020, trentatré velisti lasceranno le acque del Pays de la Loire l'8 novembre. Torneranno arricchiti da un’esperienza umana molto intima che condivideranno per due o tre mesi. Voglio rivolgere un pensiero alle sei donne che prenderanno il via e ai sei skipper che, con le loro barche, porteranno i colori del Pays de la Loire in tutto il pianeta».
Patricia Brochard, Co-Presidente di Sodebo, partner ufficiale del Vendée Globe 2020: «Questa nona edizione si svolgerà grazie all'energia e alla collaborazione di tutti e vorrei ringraziare i sostenitori economici, tutte le istituzioni, i partner e, ovviamente, gli skipper e i loro sponsor. Siamo tutti felici di inaugurare oggi questo evento e di poter condividere con il pubblico le straordinarie storie dei velisti che tra 3 settimane partiranno per il loro giro del mondo in solitario. Inevitabilmente questa edizione sarà diversa dalle precedenti ma, nello stesso tempo, rappresenta un simbolo forte e positivo che ci spinge ad andare avanti tutti insieme nonostante le tempeste».
Yannick Moreau, sindaco di Les Sables d'Olonne e Presidente della Communauté d'Agglomération des Sables d'Olonne: La celebre festa del Vendée Globe inizia oggi qui a Les Sables d'Olonne e durerà fino al giorno della partenza, l’8 novembre. Si può solo immaginare con quale orgoglio la nostra gente di Les Sables d'Olonne accoglie per la nona volta la più leggendaria delle regate oceaniche! Per diversi mesi, l'organizzazione e i servizi del Comune e dell’Agglomération di Sables d'Olonne hanno lavorato con grande senso di responsabilità sociale per organizzare nel migliore dei modi la Regione di Les Sables e lo Start Village e accogliere i visitatori in sicurezza nell'ambito delle disposizioni sanitarie relative ai grandi eventi pubblici. Grazie all'impegno di tutti e al rispetto delle misure precauzionali, oggi siamo qui e siamo pronti per il giorno della partenza».
Ari Huusela (FIN, STARK): «Sono entusiasta di essere qui, è il mio sogno da 20 anni. Vengo dal 1996 a vedere le partenze e ora sono finalmente qui con il mio IMOCA e quindi sono davvero felice».
Kojiro Shiraishi (JPN, DMG Mori): «Non vedevo l’ora di poter salutare tutti a Les Sables d'Olonne. E’ la prima volta che ho la possibilità di costruire una barca nuova e non pensavo sarebbe stato così difficile arrivare fin qui… ma eccomi, sono molto contento del mio scafo. Mi sembra che la linea di partenza sia vicina e questa volta devo finire. La mia barca non è ancora rodata; so che ci vuole un anno per averla perfettamente a punto, ma sono felice di essere qui».
Pip Hare (GBR, Medallia): «Mi sembra incredibile essere qui. Guarda chi c'è intorno a me, è pazzesco essere circondati da questi velisti e dalle loro barche... ma mi sembra di aver visto la mia foto sul lato di un edificio e nei bar, quindi sarà vero! Nelle ultime settimane sono passata dal concentrarmi su come arrivare qui oggi, a come tagliare la linea di partenza e adesso penso solo a come finire la regata: è terribile e stressante perché all’improvviso ti rendi conti che sei partita e devi andare fino in fondo. Voglio assolutamente terminare la regata, semplicemente terminare. Poi guardi in faccia la realtà, pensi alle statistiche e fai fatica a gestire tutto questo. Ma oggi è un giorno da festeggiare. Soprattutto è stato bello rivedere Didac Costa contro cui ho corso nella Mini nel 2011; l'ho battuto di 40 minuti e non gli ho ancora lanciato una nuova sfida!».
Fabrice Amedeo (FRA, Newrest - Art & Fenêtres): «Ho tre obiettivi: correre questo bellissimo Vendée Globe che promette di essere molto competitivo, condividere questa avventura poiché sono un ex giornalista, e partecipare a una missione oceanografica perché ho un sensore che fornisce informazioni sullo stato di salute degli oceani alla comunità scientifica che segue il mio progetto».
Jérémie Beyou (FRA, Charal): «E’ mia quarta partecipazione al Vendée Globe e quindi mi sento di casa a Les Sables d'Olonne. Ma è sempre eccezionale essere qui sul pontile di Port Olona tra queste barche magnifiche. È un privilegio per me e per il mio team con il quale mi godrò questo magnifico villaggio nei giorni a venire».
Sam Davies (GBR, Initiatives-Cœur): «Sono molto felice di essere qui circondata da queste magnifiche barche. Sono pronta per partire. Ho la fortuna di partecipare con un progetto che porto avanti dall’ultimo Vendée Globe, e sono stata coinvolta in ogni fase dell'evoluzione di questa barca. Ci sono volute molte miglia di allenamento ma ora la conosco alla perfezione. Mi sento doppiamente fortunata perché il progetto non è solo competitivo, ma anche solidale sostenendo un ente di beneficenza. Ho due grandi obiettivi e di questo sono davvero orgogliosa».
Damien Seguin (FRA, Groupe Apicil): «Quindici anni fa la mia disabilità mi impedì di affacciarmi sull’oceano: oggi sono qui con la mia barca sul celebre pontile di Les Sables d'Olonne. Quindi le cose sono andate molto bene! Io e la mia fortissima barca siamo pronti per questa grande avventura».
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
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