Javier 'Bubi' Sansó sarà il primo spagnolo ad aver partecipato due volte alla Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo ne assistenza. Ma soprattutto sarà il primo velista a partecipare con una barca a emissioni zero.
Dopo il suo ritiro nell’edizione 2000-2001, a causa della rottura del timone nelle acque dell’oceano Indiano, Javier Sansò ci riprova. E questa volta lo fa a bordo di una barca rivoluzionaria: l’IMOCA Open 60 “Acciona 100x100 EcoPowered”. Il primo Imoca 60 100% ecologico, ovvero, la prima barca a partecipare alla Vendée Globe che non usa combustibile fossile, ma si serve solo di energie rinnovabili. Il tradizionale motore diesel è stato sostituito da un motore elettrico. Il natante farà affidamento su due turbine eoliche da 350 W ciascuno, su moduli fotovoltaici integrati su una superficie totale di 12 metri quadrati e su due generatori idroelettrici da 400 W ciascuno, che sfruttando il movimento rotatorio di un’elica immersa nell’acqua e azionando una dinamo produrranno elettricità. E oltre a utilizzare in navigazione solo fonti rinnovabili, la società spagnola " Acciona" si è assicurata che la sua imbarcazione fosse davvero a zero emissioni mediante la compensazione delle 115 tonnellate di CO2 emesse nella produzione attraverso l’acquisto di crediti verdi certificati.
“Tutti sono d’accordo nel ritenere che questo tipo di imbarcazioni rappresentano il futuro – ha commentato entusiasta Javier Sansò - anche se i sistemi che noi stiamo usando possono ancora essere migliorati. Quando istalli un motore diesel sulla tua barca puoi paragonarlo con altri motori, ma dato che noi siamo gli unici a partecipare con una barca ecologica, non abbiamo questa opportunità, non abbiamo dei paragoni. Abbiamo scelto ciò che c’è di meglio nel mercato ecologico dei sistemi solari, eolici e idrodinamici. Usiamo le stesse batterie che usano tutti gli altri, non abbiamo voluto tentare la sorte con delle batterie più leggere, cosa che magari ci avrebbe favorito. Comunque il mio obbiettivo è quello finire la gara. La mia priorità è quella di non rischiare di danneggiare la barca, ma vorrei cercare di spingere fino al massimo per cercare di conquistare un gradino sul podio.”
Sansò è un esperto nella vela oceanica: oltre alla Vendée Globe ha partecipato nel 2008 alla Barcelona World Race (giro del mondo in doppio) dove arrivò quarto a bordo di “Mutua Madrileña” insieme al suo grande amico Pachi Rivero e nel 2009, invece, si piazzò terzo nella Transat Jacques Vabre insieme all’inglese Mike Golding. In totale ha realizzato ben 20 traversate atlantiche, cinque delle quali in solitario.
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
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