Continua il lavoro tecnico per la flotta messinese nel Campionato Autunnale Peloritano, organizzato dal Centro Universitario Sportivo di Palermo nel Golfo di Patti con base a Portorosa . In una bella giornata di sole il Comitato fa lavorare fino al tramonto tutta la flotta, che non si tira indietro e combatte fino all'ultima luce della giornata.
Il vento si fa attendere ad inizio giornata, le previsioni indicano che l'aria proverrà da scirocco e così sarà. Si dovrà spostare il campo un paio di volte prima di trovare la giusta posizione lontano dai Nebrodi. Acqua piatta, sole, lo scenario delle Eolie, che si vuole di più? Tutto ciò, comunque, non distrae i concorrenti che, allo zero, tagliano compatti la linea di partenza. Occorre lavorare su ogni raffica, sfruttare ogni "buono" e controllare gli "scarsi". Diventa questa la prova delle barche più agili, e, tra queste, è Kika di Francesco Fulci che eccelle. Sull'Elan 333 messinese si lavora in maniera attenta e si sfrutta ogni situazione. Il divario dal resto dellla flotta diventa incolmabile, nonostante facciano la stessa cosa ma non con lo stesso rendimento i due First gemelli Surprise di Riccardo Carbone e Mizar di Antonio Pollicino. Chiuderanno la prima prova della giornata in quest'ordine alle spalle di Kika. Bene anche Polluce, half ton della Marina Militare affidato al Capitano di Vascello Marcello Calandrino coadiuvato nella conduzione da Agostino Repici, che si piazza appena dietro i battistrada.
Il vento sale, il Comitato decide allora per una regata costiera. Saranno dodici miglia fino al Faraglioni di Patti e ritorno con un arrivo intermedio piazzato proprio al passaggio dello scoglio. Dopo la boa di disimpegno la flotta issa gli spinnaker e si apre. C'è chi segue una rotta sottocosta per sfruttare l'accelerazione causata dalla parete a picco di Tindari, chi si allarga per evitare la copertura. Mascalzone Siculo, First 45 di Dimitri Salonia affidato alle mani di Manlio Marino, decide per il largo. Franco Badessa, al timone di Emile Gallè del bergamasco Guido Battistoni, sceglie una via di mezzo, Kika si tiene un pò più al largo anch'essa. a metà strada il vento di scirocco scema e dopo un quarto d'ora di attesa comincia a soffiare in direzione esattamente opposta da maestrale. Nessuno si scoraggia, anzi la regata diventa più interessante poichè la flotta si ricompatta in prossimità del traguardo di metà prova. Mascalzone Siculo sfrutta al meglio l'inversione dell'aria e passa per primo il faraglione di Patti con appena dietro il resto della flotta. Con i compensi sarà di nuovo Kika ad aggiudicarsi la mezza prova, seguita da Surprise e dalla sempre combattiva Drakkar di Leonardo Restivo che sprona senza sosta il suo equipaggio per farli rendere al massimo e ci riesce.
Si issano di nuovo gli spinnaker e di nuovo la flotta si divide. Mascalzone Siculo va di nuovo al largo, Kika e Drakkar al centro, mentre Surprise sceglie di seguire la costa. Le posizioni variano continuamente, prima si avvantaggia l'uno poi si riprende l'altro. Alla fine piomberanno tutti insieme sul traguardo. Sarà il computer a compensare i tempi ed assegnare la vittoria di questa interessante e combattuta costiera a Kika. Subito dietro Drakkar e Surprise, quindi Swasa di Claudio Vadalà, che nonostante fosse in ritardo nella prima parte della prova , recupera sul gruppo metro dopo metro con convinzione.
Dopo questa lunga giornata di gara, Kika conferma la sua pozione di leader della classifica generale. Risale al secondo posto Surprise , mentre Emile Gallè è subito dietro. Si torna in acqua Domenica 4 Dicembre. Ci sarà un altro scarto e la classifica subirà sicuramente di nuovo profonde trasformazioni.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"
Chi cerca una destinazione perfetta da raggiungere con il proprio amico a quattro zampe, a Rimini trova davvero tutto quello che cerca. E non sono pochi i viaggiatori che vogliono muoversi con i loro animali domestici
Ancora un grande successo per le Dragon Winter Series 3a tappa, disputato a Sanremo dal 10 al 12 gennaio 2025 e organizzato dallo Yacht Club Sanremo
Nella prima manche i successi di Koyre Spirit of Nerina (ORC A-B), Pomella J (ORC C), Mary Star of the Sea (J80), India (Libera A) ed Hell Cat (Libera B)