L’equazione è semplice: più Michel Desjoyeaux andrà veloce nelle prossime ore, meno tempo sarà trattenuto nella zona di venti deboli che dovrà attraversare. Più sarà a sud-ovest, più la sua progressione sarà rallentata. Secondo parametro da considerare è quello della bassa marea che renderà impossibile, dalle 11 alle 17, entrare a Les Sables d’Olonne. Attualmente solo lo skipper di Foncia ha la risposta a questi interrogativi. Quindi l’arrivo sarà domenica, ma quando? Mattina o pomeriggio? Le ultime analisi fornite da Meteo France sono chiare: Michel Desjoyeaux ha ancora la possibilità di arrivare domenica mattina. Dipende da lui decidere se forzare l’andatura o no per compensare il tempo che certamente perderà tra le 22 di stasera e le 3 di domani mattina nell’attraversare una piccola dorsale anticiclonica. Per il secondo posto Roland Jourdain ha superato questa notte un importante test. Senza chiglia, ma compensando con 8000 litri d’acqua nei ballast, ha viaggiato veloce e senza perdere la giusta rotta verso la fine di questo fantastico Vendée Globe. Particolare non trascurabile sono le ottanta miglia di ulteriore vantaggio che è riuscito a rosicchiare questa notte su Armel Le Cléac’h, che stamattina viaggiava alla deprimente velocità di 1,8 nodi. Dietro di lui va come una spada Samantha Davies(11,9 nodi), ma le posizioni, salvo imprevisti, sono oramai definite. Con “un oceano di distacco” gli ultimi del gruppo stanno per passare tra qualche giorno Capo Horn. Quando Michel Desjoyeaux sarà tranquillamente al bistrot a parlare di questo suo secondo Vendee Globe, Raphaël Dinelli (Fondation Océan Vital) e Norbert Sedlacek (Nauticsport-Kapsch) saranno ancora nel Pacifico alle prese con un Capo Horn per fortuna pieno di sole a mare calmo. Comunque anche la loro una grande pagina di vela.
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Il Ministero della Salute impedisce il rilascio dell’attestato sanitario necessario per essere ammessi ai corsi di formazione. A rischio 3.000 potenziali nuove figure professionali per la nautica da diporto
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La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
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Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
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