Un esuberante vento di novità continua a soffiare dal litorale Adriatico, dove hanno sede gli stabilimenti Pershing, celebre brand del Gruppo Ferretti, leader mondiale nella produzione di motoryacht di lusso.
Tutto il cantiere e l’Engineering sono in queste settimane assorbiti dalle delicate fasi finali dello sviluppo di un nuovo importante progetto. Sta infatti per vedere la luce il nuovo Pershing 80’, un modello che nasce dalla stessa ricchezza tecnologica e dallo stesso essenziale e luminoso profilo del Pershing 72’, lo scafo che ha accumulato riconoscimenti, visibilità e successi commerciali nel corso del 2007.
Il tutto espanso su 80 piedi del tutto innovativi, per ribadire la grande sfida del cantiere: concentrare know how ed intraprendenza su questo esigente e prestigioso segmento e continuare a sviluppare imbarcazioni proiettate verso dimensioni sempre più importanti. Naturalmente senza rinunciare a nulla delle tipiche sportività, velocità e controllo che distinguono la navigazione degli yacht Pershing.
Il nuovo Pershing 80’, che porta la firma dello yacht designer Fulvio De Simoni, permetterà, ancora una volta, di godere di prestazioni di assoluta eccezione: nella versione standard due potenti MTU da 2030 mhp accoppiati ad eliche di superficie ASD 15L garantiranno una velocità massima di 44 nodi, mentre nella seconda versione due MTU da 2435 mhp porteranno questo scafo intorno ai 50 nodi di massima a un terzo del carico.
Ben prima del varo, previsto per l’estate 2008, a cui seguirà la presentazione al grande pubblico internazionale degli appuntamenti fieristici di Cannes, Montecarlo e Genova, questa nuova creazione consente già dai rendering di ammirare le proporzioni e la fluida modernità delle linee esterne, oltre alla sofisticata ricchezza ed originalità del layout interno. Una disposizione degli spazi razionale e creativa allo stesso tempo, con dettagli decisamente esclusivi, come la particolare pilot house, le sedute e le superfici in pelle studiate appositamente da Poltrona Frau che rinnova così la sua partnership col cantiere marchigiano.
Ma sono davvero tanti gli elementi che differenziano questo yacht dai competitors di un segmento sempre più “affollato”. Innanzitutto la lavorazione che utilizza lo speciale sistema di stampaggio della vetro resina sotto vuoto Scrimp System. Ma anche dotazioni del tutto esclusive, capaci di impreziosire ogni momento della vita a bordo, come la particolare vetrata a scomparsa, progettata in collaborazione con Besenzoni e che qui presenta una ulteriore elaborazione rispetto a quella pensata per il Pershing 72’, essendo composta di due sezioni indipendenti, che permettono così di modulare ancora meglio la separazione tra pozzetto e salone superiore o la loro trasformazione in un vero e proprio open space, sviluppato sullo stesso livello, in perfetta continuità; una grande flessibilità a disposizione dell’armatore completata dall’hard top estensibile o retrattile, altro speciale plus del Pershing 80’. Il pozzetto non solo è ampio ma attrezzato per essere goduto senza alcun elemento di disturbo: il prendisole di poppa è pensato infatti per essere del tutto indipendente dall’apertura dell’ampio garage, ancora più comodo grazie alla plancetta abbattibile e alla passerella Genius, che funge sia da scala bagno che da discesa in banchina.
Anche la dinette a prua rappresenta un fattore di novità, soprattutto se associata al poliedrico spazio prendisole componibile con bimini protettivo: un’altra idea che permette di ottenere il contesto ideale per il relax o una riservata colazione in caso di ormeggio da poppa.
Sottocoperta si riconosce lo stile e il concetto di pianificazione degli spazi tipici di un megayacht. Un esempio: la cucina separata dal salone e in comunicazione con la zona equipaggio per una maggiore privacy degli ospiti a bordo. Una cucina davvero inconsueta per dimensioni, disposta ad “L”: uno spazio confortevole, discreto, personalizzabile nei colori, ipertecnologico nelle dotazioni. La zona notte, sia nella versione a tre che in quella a quattro cabine, rappresenta un gioiello di comfort e design, come per la particolarissima maxi finestratura open-view della cabina armatoriale posta a centro barca, un varco generoso di luce e aria (grazie all’oblò apribile integrato nella vetrata) per questo elegante volume. Anche qui molti dettagli, come il piano beauty, la testata del letto e i corrimano, sono firmati da Poltrona Frau.
Una classe di assoluto valore, riconoscibile come precisa ed intransigente scelta di progetto anche negli esterni, contraddistinti da linee allungate e snelle, sempre più filanti, aggressive, modernissime.
Un favoloso esempio dell’avanzare della filosofia più esigente del cantiere, che, con questo nuovo yacht, offrirà agli armatori e ai loro ospiti un nuovo modo per “sorprendere il futuro”.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Sabato 25 gennaio 2025 si terrà a Varese la decima edizione di “Tra Legno e Acqua”, il più importante convegno nazionale dedicato al mondo delle imbarcazioni d’epoca, classiche, storiche e della marineria tradizionale
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica