“Gladiator” e “Davide”. Questi i nomi dei nuovi rimorchiatori della Tripmare SpA, la concessionaria del servizio di rimorchio nel porto di Trieste che opera in assistenza a petroliere, portacontenitori, RO-RO e navi convenzionali, presentati oggi al Molo IV. I nuovi mezzi sono stati appositamente progettati e foremente voluti dalla compagnia per rispondere alle esigenze connesse all’aumento dei traffici dello scalo giuliano, caratterizzato da navi più grandi e con stazze maggiori.
La presentazione di “Gladiator” e “Davide” si è svolta alla presenza dei membri del CdA della Tripmare, tra cui l’Amministratore Delegato Alberto Cattaruzza, e di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Trieste, Valter Sinigaglia, il Comandante in Seconda della Capitaneria di Porto – Direzione Marittima di Trieste, Natale Serrano, l’Assessore regionale alle attività produttive, delegato alla polizia locale e sicurezza, Federica Seganti, il Vicepresidente della Provincia di Trieste, Igor Dolenc, e l'Assessore all’Ambiente, Energia, Riqualificazione Ambientale dei siti inquinati, Agricoltura e Pesca, del Comune di Trieste, Umberto Laureni.
I due nuovi mezzi si aggiungono ai rimorchiatori Deneb, Vega, Uran, Altair, Taur, Spica e Rigel, portando la flotta di Tripmare a un totale di 10 unità, corrispondenti a un investimento complessivo di circa 50 milioni di Euro dalla fondazione della società, avvenuta nel 1994. In quell’anno, infatti, la capogruppo Tripnavi - le cui radici risalgono alla società di navigazione Tripcovich sorta nel 1895 - venne acquistata dall’attuale proprietà.
Le nuove unità concentrano le più moderne caratteristiche di potenza, rispettivamente con 70 e 80 tonnellate di tiro al palo, manovrabilità, grazie alla propulsione azimutale che consente un’elevatissima efficienza in manovra, e di capacità antincendio, con un potere estinguente pari a ben 2.700 tonnellate all’ora. Inoltre le certificazioni escort class e rec oil class, testimoniano come siano in grado di garantire un ingresso sempre più sicuro delle petroliere e di contribuire alla prevenzione dell’inquinamento marino. Aspetti fondamentali per continuare a offrire prestazioni efficaci, garantire la sicurezza del porto e il pronto intervento. Grazie alla loro efficienza, inoltre, i due mezzi contribuiranno all’abbassamento delle tariffe di rimorchio e al conseguente incentivo di ulteriori traffici nello scalo marittimo triestino.
L’Amministratore Delegato Alberto Cattaruzza ha volouto sottolineare come per la società si tratti di “un investimento importante in una fase delicata dell’economia, che testimonia fiducia nella crescita del porto come realtà trainante per lo sviluppo della città, della regione e per il futuro dei giovani”.
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