Sono iniziate ieri nella baia di Rio de Janeiro le regate della Copa Brasil de Vela 2014, manifestazione riservata alle classi olimpiche che riunisce nei campi di regata delle prossime Olimpiadi anche un gran numero di equipaggi stranieri. Tra questi anche gli azzurri che già dai primi di dicembre sono in Brasile per svolgere una serie di allenamenti e per iniziare a prendere possesso della base operativa della squadra, la sede de Projecto Grael che sorge a Niteroi. Positiva, nel complesso, la partenza degli italiani, a partire dai risultati ottenuti nella sempre impegnativa classe Laser Standard, dove Giovanni Coccoluto è quarto (2-10-3) e Francesco Marrai nono (7-12-6) nella classifica guidata dal mito di casa Robert Scheidt, e tra i Finn, dove Michele Paolwetti è secondo (3-7-2) dietro l’inglese Giles Scott. Bene anche Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, terzi tra i Nacra 17 con i parziali 4-3-3 (al comando i francesi Campioni del Mondo Besson-Riou, mentre Lorenzo Bressani e Giovanna Micol sono undicesimi), e Giulia Conti e Francesca Clapcich, terze nella graduatoria dei 49er FX (3-3-3). Gli altri azzurri in regata sono Silvia Zennaro (17ma nei Laser Radial) e Flavia Tartaglini, ottava nell’RS-X Femminile (8-9-5) e purtroppo sempre alle prese con un infortunio al piede che la sta tormentando fin dalla Finale della World Cup di Abu Dhabi.
Da segnalare che ieri il programma ha subito un ritardo poiché l’organizzazione è stata costretta a spostare le regate dei Nacra 17 dal Campo di regata Pao de Azucar all’Escola Naval, decisione presa in seguito a un’interrogazione della squadra olandese, appoggiata anche da altre federazioni, che richiedeva un’accurata analisi delle acque antistanti il celebre Pan di Zucchero. Analisi che effettivamente hanno evidenziato come l’inquinamento batteriologico delle acque in questione sia estremamente elevato, tanto da spingere l’organizzazione a tenere lontani i velisti da quello che viene considerato un pericolo piuttosto serio e da non sottovalutare.
La speranza è l’ultima a morire e con venti leggeri previsti per le ore finali lungo la costa della Bretagna verso la Vendée, Yoann Richomme sa che ogni possibilità va sfruttata fino all’ultimo. Nella foto l'Imoca di Jérémie Beyou (Charal)
Richomme recupera qualcosa su Dalin favorito dai venti ed ora è a sole 155 miglia. Tante corse in una, dal Nord Atlantico a Point Nemo. Nella foto Denis Van Weynbergh, skipper dell'Imoca D’Ieteren Group al 35° posto
Ha attraversato la linea d'arrivo questa mattina, martedì, alle 07:24 UTC ma per avere il suo bagno di folla dovrà attendere il pomeriggio quando la marea si alzerà e potrà così risalire il canale de Les Sables d'Olonne tra due ali di tifosi entusiasti
A causa di una rottura è caduto in acqua il gennaker da testa d’albero (J0), quello usato per le arie leggere, sotto i 12 nodi
Le pessime condizioni meteo hanno reso impossibile una riparazione in mare ed Eric rischiava grosso, perché era a rischio anche la tenuta dell'albero. L'approdo alle Falkland è stato difficoltoso per il mare in tempesta
Eric Bellion, skipper di STAND AS ONE-Altavia, ha contattato il suo team questa mattina intorno alle 08:33 UTC per comunicare il fallimento della riparazione effettuata sull'attacco della sua vela J2
"Ho capito che avrei vinto solo all’ultimo momento. Quattro anni fa pensavo di vincere fino al pomeriggio finale, prima che Yannick vincesse. Questa volta ho permesso a me stesso di crederci solo quando ho attraversato la linea"
La patente D1, il cosiddetto “patentino” diurno entro 6 miglia dalla costa, per potenze fino a 115 cavalli, rilasciabile anche ai sedicenni, è stato fortemente voluto e ottenuto da Confindustria Nautica
Chi cerca una destinazione perfetta da raggiungere con il proprio amico a quattro zampe, a Rimini trova davvero tutto quello che cerca. E non sono pochi i viaggiatori che vogliono muoversi con i loro animali domestici
Ancora un grande successo per le Dragon Winter Series 3a tappa, disputato a Sanremo dal 10 al 12 gennaio 2025 e organizzato dallo Yacht Club Sanremo