Trieste, conferenza sui porti del Mediterraneo. Il discorso non poteva non cadere sulle Autostrade del Mare, argomento di primo piano da anni, per il quale però, alle parole non seguono mai, o quasi, fatti concreti. Le Autostrade del Mare per essere una realtà hanno bisogno di una sola cosa, di caselli autostradali, ovvero i porti, che possano accogliere questo grande flusso di merci e convogliarlo rapidamente verso la destinazione finale. La battaglia per le Autostrade del mare si vince, come è ovvio, a terra, con porti funzionali e una rete di infrastrutture, soprattutto ferroviarie, che consentano alle merci di procedere direttamente per il mercato di destinazione. "E' necessario prendere in considerazione una autostrada del mare che da Trieste scenda sino al Medio Oriente e poi verso l'Africa - ha detto il vicepresidente della Commissione
europea Antonio Tafani – perché perdere la sfida da parte dell'Italia con l'Unione africana sarebbe un errore madornale. Trieste - ha spiegato - può
diventare terminale ferroviario degli assi che partono dalla Russia e dall'Ucraina, perché la Russia ha interesse a esportare le proprie merci verso l'Africa perché non ha soltanto gas. E allora - ha aggiunto Tajani - un collegamento ferroviario Russia, Ucraina con Trieste significa permettere un
mercato che ha un terminale nell'area del Mediterraneo".
Secondo Tajani la partita di Trieste è fondamentale per lo sviluppo di tutto il territorio circostante, comprese Austria, Slovenia e Ungheria.
“Puntare sulle autostrade del mare è una gara che non possiamo perdere - ha concluso Tajani - e la Commissione europea farà la sua parte".
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