Il 28 Ottobre si è svolta presso la Stazione Marittima di Napoli la tavola rotonda “Il Porto di Napoli, le sue eccellenze e la sua ricchezza” promossa da Ascom Napoli che ha visto la presentazione di alcune proposte per il recupero dell’antico Molo San Vincenzo (risale alla fine del 400) a banchina per l'attracco di navi da crociera e di grandi yacht. In prospettiva si punta infatti ad un uso turistico del molo San Vincenzo sfruttando la posizione, la spettacolarità del luogo e la naturale passeggiata che si sviluppa lungo 1km e 800m.
Fra gli intervenuti alla tavola rotnda, Fulvio Luise, Vice Presidente sezione Yacht Federagenti ha sottolineato la strategicità del Molo San Vincenzo per il turismo cittadino ed in particolare per lo Yachting di lusso: “Il settore dei grandi yacht campani è una delle ricchezze della nostra economia. Nel 2008 abbiamo avuto nel nostro golfo ben 600 superyacht, imbarcazioni da diporto superiori ai 24 metri per un totale di 3600 giorni di presenza. Le ultime stime ci dicono che il valore economico di spesa sul territorio è stato fra i 36 e i 50 milioni di euro. Un recupero del Molo San Vincenzo, ed in particolare dell’area borbonica, con banchine attrezzate, negozi e servizi potrebbero portare ad un aumento delle presenze che stimiamo in 800 giorni per un potenziale di 16 milioni di euro”.
Nel suo intervento Umberto Masucci, Membro di Giunta Nazionale Confcommercio ha dichiarato; “Il potenziale turistico di quest’area è quindi enorme e pochi napoletani la conoscono. Proponiamo quindi subito un “Tavolo del Fare” fra Istituzioni ed Operatori per integrare un area storica e culturale di alto livello con la città. Penso ad una grande area turistica per navi da crociere ed un marina yacht di livello internazionale. con negozi, bar, ristoranti e servizi fra cui un servizio di aliscafi che porti i turisti a vedere le bellezze del Golfo. Un’operazione del genere avrebbe dei ritorni economici importanti, basti pensare che nel 2008 a Napoli abbiamo avuto oltre 640 navi per un totale 1,2 milioni di crocieristi per un giro d’affari stimabile in circa 50 milioni di euro. Una riqualificazione dell’area del San Vincenzo consentirebbe di risolvere il problema delle navi in rada che si ripete troppo spesso e garantire un potenziale di ulteriori 500mila crocieristi l’anno per ulteriori 25 milioni di euro”.
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