lunedí, 14 aprile 2025

TRASPORTO MARITTIMO

Aiuti solo al trasporto aereo. il Governo dimentica il mare

aiuti solo al trasporto aereo il governo dimentica il mare
redazione

Il Governo ha deciso di salvare il trasporto aereo e affondare quello marittimo, assumendosi una grave responsabilità in un Paese al centro del Mediterraneo, dove un sesto della popolazione vive su isole e il 90% della produzione di merci dipende dal trasporto marittimo per l’approvvigionamento delle materie prime o per la distribuzione del prodotto finito.

Nell’ultima versione del Decreto Rilancio, infatti, all’art. 201 è previsto un fondo di 150 milioni per la compensazione dei danni subiti dalle compagnie aeree nazionali per effetto della riduzione del numero dei passeggeri trasportati durante la fase di emergenza da Coronavirus e all’art. 206 è previsto un fondo di 3 miliardi di euro per la costituzione di una nuova compagnia di bandiera. Per le compagnie di navigazione, che i passeggeri proprio non li possono tuttora imbarcare, non è stato invece previsto alcun indennizzo o aiuto, se si esclude la sospensione della tassa di ancoraggio. Altro che sostenere le attività marittime e impedire il tracollo di un settore strategico dell’economia nazionale e l’immediata cancellazione di migliaia di posti di lavoro, come il Governo aveva assicurato di voler fare.

 

A lanciare nuovamente l’allarme è ASSARMATORI, che denuncia come “la gravità della situazione non sia stata colta a fondo visto che dopo oltre due mesi di lockdown il cluster marittimo, componente fondamentale della catena logistica che tiene in piedi il Paese, è allo stremo per le conseguenze della pandemia”.  In ballo non c’è solo il destino delle imprese armatoriali che garantiscono una rete di collegamenti essenziali, ma anche migliaia di posti di lavoro di marittimi italiani.

 

Il settore crocieristico, che secondo le previsioni di fine 2019 quest’anno si sarebbe dovuto avviare a superare ogni record precedente, con oltre 13 milioni di passeggeri in Italia, tra imbarchi, sbarchi e transiti, è interamente fermo. E in Italia la situazione è ancora più grave perché le compagnie che hanno assicurato finora tali volumi (e che per l’80% sono aziende internazionali), non solo devono far fronte alle difficoltà di rientro dei marittimi nelle loro nazioni di provenienza per i divieti posti dai vari Governi (in tutto il mondo sono 100 mila i marittimi bloccati sulle navi per questo motivo), ma non possono nemmeno attraccare nei porti italiani per mettere le navi in disarmo, a causa di un’inspiegabile blocco imposto con i decreti emergenziali.  Una scelta tanto miope quanto autolesionista: tenere lontano in un momento così critico chi ha garantito in questi anni la crescita più consistente degli incassi turistici non è certo prova di lungimiranza.

 

Non va meglio al cabotaggio nazionale di trasporto merci e passeggeri: i traghetti che collegano i principali porti nazionali e in particolare le isole maggiori e minori e le navi impegnate sulle Autostrade del Mare, continuano a viaggiare per consentire il trasporto delle merci, indispensabile per gli approvvigionamenti e per garantire la continuazione di attività economiche e industriali vitali, ma i costi ingenti di questi servizi, essenziali per il Paese,  non vengono minimamente compensati dai ricavi mancando completamente la componente del traffico passeggeri. E non fa prevedere miglioramenti la prospettiva di dover viaggiare al 50-60% (e forse anche meno) della disponibilità dei posti anche dopo la fine del lockdown, per poter garantire il distanziamento fisico che giustamente dovrà rimanere in vigore fino al completo debellamento della pandemia e per cui le aziende armatoriali hanno già adottato tutti i protocolli. Dalle analisi effettuate dalle compagnie armatoriali risulta, infatti, che mentre i ricavi caleranno per oltre la metà (il calo attuale è superiore al 90%) i costi fissi e variabili non potranno che scendere di un quarto o poco più, condizioni che rendono impossibile qualsiasi ipotesi di continuità aziendale. Tanto più se anche per le compagnie di navigazione, come per le altre aziende “capital and labour intensive”, l’accesso alla liquidità con garanzie pubbliche resta al momento solo un’illusione.

 

Quanto al traffico internazionale di container e rinfuse, le navi continuano ad essere rallentate dalle diverse e spesso contrastanti misure di contenimento decise dalle varie autorità nazionali e di numerosi altri Paesi. Di conseguenza il calo dell’attività nei porti italiani supera il 30%, ma le previsioni sono di ulteriori peggioramenti per il prossimo futuro.

 

Per reggere questa situazione di autentica calamità ASSARMATORI, insieme a Conftrasporto a cui aderisce e alle altre Associazioni del cluster, ha chiesto misure specifiche di sostegno per le imprese e i lavoratori analoghe a quelle previste per il trasporto aereo fin dal primo Decreto Cura Italia di metà marzo. “Misure che dovranno aiutare l’intero impianto del trasporto marittimo e passeggeri in particolare, a garanzia della più grande popolazione insulare d’Europa. Ma finora, al di là di rassicurazioni e impegni verbali, non si è visto nulla di concreto. E il tempo sta scadendo facendo emergere i confini di una crisi sistemica che, per un Paese che dipende in modo così evidente dal trasporto marittimo, è destinata ad assumere le caratteristiche di un vero e proprio suicidio collettivo”.







I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Yacht Club Santo Stefano: un anno a vele spiegate tra sport, territorio e impegno sociale

Il programma 2025 combina regate di alto livello, eventi di richiamo e attività educative, per promuovere una cultura autentica del mare, aperta e inclusiva, contribuendo a generare un impatto economico positivo sul territorio

Meteor: Lorenzo Carloia su Kon Tiki II vince la III tappa del Trofeo del Timoniere

Un piccolo Campionato Italiano, una flotta di 22 imbarcazioni ha colorato le acque del lago Trasimeno per la terza Tappa del Trofeo del Timoniere, lo scorso week end

Prende il largo dalla Sicilia la stagione 2025 della RS21 Italian Class

L’attesa RS21 Yamamay Cup sarà tenuta a battesimo dalla splendida Sicilia con la flotta che per la prima volta sbarca nell'isola per l’Act 1 con la regia del Circolo Velico Sferracavallo

Napoli: parte il Campionato Italiano Wing Foil

A Largo Sermoneta i protagonisti della disciplina che si sta facendo largo nel panorama velico. Presente il campione del mondo u19, il napoletano De Amicis. Inaugurazione sabato ore 9:30 con presidente Ettorre e Alessandra Sensini

Prima edizione del Trofeo Porto Carlo Riva

53 scafi iscritti alla prima edizione della regata Genova – Rapallo – Genova che si svolgerà il prossimo weekend

Grande successo per il 1° Trofeo Città di Desenzano

Il sodalizio benacense presieduto da Gianluigi Zeni ha celebrato i 40 anni dalla sua fondazione con la regata organizzata con il patrocinio del Comune di Desenzano del Garda. Venticinque le imbarcazioni in acqua

Ritornano a Torre del Lago “Le Vele Classiche di Puccini”

Derive storiche da tutta Italia, musica e cultura sul Lago di Massaciuccoli per il 2° “Le Vele Classiche di Puccini”

Il WindFestival 2025 sceglie la primavera di Andora

Il WindFestival, il più grande Expo d’Italia dedicato agli action sport di mare e di vento, si prepara al via e da venerdì 11 a domenica 13 aprile torna a Andora per la terza volta

Prime iscrizioni alla 24 Ore di San Marino

Il programma della regata prevede il via alle ore 15,00, del 7 giugno nello specchio d’acqua antistante il Porto di Rimini e terminerà alle ore 15,00 del giorno 8 giugno 2025, esattamente 24 ore dopo il via

I Mini alla Romaper 2

Prende il via da Riva di Traiano una delle regate più impegnative della stagione Mini 650, la Roma per Due in doppio, una prova che ormai è diventata un appuntamento fisso nella stagione della classe Mini 650 italiana

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci