Kito de Pavant, (Groupe Bel) ha contattato il suo Team questa mattina alle 10e15 per informarlo che era stato urtato da un peschereccio pochi minuti prima. I danni sono importanti: strappato il bompresso e il il ponte sollevato di 2 metri. Kito non è in pericolo. Ha assicurato l'albero e ha messo la prua verso Cascais. In base alla posizione al momento dell'impatto era a 39 ° 56 Nord e 9 ° 56 Ovest, a circa 70 km a nord di Cascais (Portogallo). Kito de Pavant: "La probabilità di collisione con una barca è veramente rara. Per tutta la notte, abbiamo visto molte barche, navi da carico. Il nostro sistema AIS funziona molto bene quando le barche sono a 10 miglia, l’allarme suona in modo che mi permette di gestire la cosa, di modificare la rotta in caso di rischio di collisione. Il problema è che il sistema non rileva le barche che ne sono sprovviste. Ed è una trappola, perché non c'è modo di vederli. Sono andato a dormire nel momento sbagliato. Non c'era nessuna chiamata sul VHF. Penso che sul peschereccio stavano lavorando o dormendo. Quando c'è stato l’urto mi sono svegliato di soprassalto. Ho sentito i ragazzi urlare, ma era troppo tardi. Sono saltato sul ponte e ho fatto quello che potevo per non far cadere l’albero. Non ho rabbia nei confronti dei pescatori, ma contro di me, perché questa cosa non sarebbe mai dovuta capitare. La barca è molto danneggiata. Tutta l’energia che ho speso in questo anni per preparare tutto volata via così. E’ terribile. Ci sono 17/18 nodi di vento, sono sulla rotta diretta per Cascais. Arriverò in tarda nottata in Portogallo, poi vedremo il da farsi”.
Pochi avrebbero immaginato che questa edizione del Vendée Globe si sarebbe trasformata in una battaglia a tre, e ancora meno avrebbero previsto che Seb Simon, con una barca priva di foil di dritta, avrebbe tenuto testa al duo dei favoriti
La Classe Italiana Open Skiff, in collaborazione con Tahe Ourdoors, presenta per il 2025 il progetto per l’apertura di 5 nuovi Centri Open Skiff
La LNI sez. Viareggio chiude positivamente il 2024 pensando ai prossimi appuntamenti con in programma non solo regate in mare ma impegno nel sociale, grande a attenzione ai giovani e alla disabilità e gli imperdibili Open Day
Ai ritmi attuali, sembra certo che il leader (chiunque sarà) batterà il record di Armel Le Cléac'h del 2016 per il passaggio di Capo Horn, fissato a 47 giorni e 34'. La foto "innevata" è stata scattata da Boris Herrmann a bordo di Malizia-Seaexplorer
Per Christian Dumard, da Dalin a Mettreaux sono con tutti nello stesso sistema depressionario. Charlie Dalin:"Sempre stato in modalità regata e mai passato in modalità sopravvivenza" - Foto scattata a bordo da Paul Meilhat (Biotherm)
I leader, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), dovrebbero superare Capo Horn lunedì. Nella foro il mitico Michel Desjoyeaux (le professeur) vincitore di due edizioni (2000/01 e 2008/09)
Un parterre di tutto rispetto con equipaggi provenienti da tutto il mondo ha animato questa seconda serie dell’invernale Dragone
Per l'Italia Yachts 11.98 "Geex" il 2025 riparte col vento in poppa
Solo 9 i minuti di distacco tra Yoann Richomme e Charlie Dalin. Mai un distacco così esiguo in tutta la storia del Vendée. Passaggio tranquillo e prime scelte per la risalita dell'Atlantico
Nato il 26 dicembre, Giancarlo Pedote festeggerà anche il suo compleanno in una cellula di vita interna che è grande poco più di 2 metri quadrati, senza riscaldamento, senza bagno e con solo un fornellino da campeggio per cucinare. Ma comunque AUGURI!!!