Dopo i foil nell'Oceano Indiano, ecco l’albero nell’Atlantico del sud. I problemi, dunque, non mancano mai quando si tratta di un giro del mondo a vela. Non basta essere usciti dal profondo sud per considerarsi già a casa (Miceli docet).
Questa mattina, a due terzi dell’altezza, gli uomini di Yann e Dona hanno scoperto una quarantina di centimetri dell’albero delaminati. In pratica è stato trovata una rientranza e non c’è stato nulla, negli ultimi giorni, che possa in qualche modo giustificare questo danno. Nelle ultime ore l’unica andatura forzata era stata la bolina all’interno dello stretto di Lemarie, con un mare formato ma un vento non certo fortissimo. Non si riesce a capire quale possa essere stata l’onda più forte delle altre che abbia fatto piegare l’albero. Immediatamente sono scattati controlli minuziosi per verificare sia l’esterno sia l’interno dell’albero. Dopo diverse telefonate con i progettisti per sapere se il danno era riparabile, tutti si sono messi a lavorare in fretta perché il tempo è ovviamente molto poco. Ironia della sorte, questo è capitato proprio nel momento in cui il vento è aumentato e la barca poteva correre. Invece la velocità è stata forzatamente ridotta, per consentire le riparazioni a più di 15 metri di altezza, con un vento di 25 nodi e onde di due metri. A bordo ogni ruolo è stato stravolto, perché bisogna contemporaneamente trapanare, tagliare, incollare e far andare la barca il più veloce possibile. È una grande sfida. Sappiamo tutti molto bene che ci vuole una barca in buone condizioni per affrontare la risalita dell’Atlantico. Al momento nessuno a bordo sa se Spindrift potrà sfruttare al massimo le sue potenzialità da ora in poi, o se le sue performance ne risentiranno. Inizialmente il morale ha preso un duro colpo e la fatica accumulata non aiuta a pensare positivo. Ma l'equipaggio è più che mai unito e motivato per riuscire in questa riparazione e completare il giro del mondo, possibilmente con il record”.
Sébastien Simon è attualmente terzo in classifica generale ed ha stabilito oggi alle 13:00 UTC questo fantastico record. Ma viste le velocità e la forza dei concorrenti non è impossibile un nuovo ritocco del record
La campagna nazionale della Lega Navale Italiana "Una cima rossa per fermare la violenza sulle donne" (22 novembre-1° dicembre) si concluderà con il I° Forum "Nautica al femminile", evento promosso dalla Lega Navale Italiana Sezione di Chiavari-Lavagna
Dopo tre anni di successi del Class40 IBSA con lo skipper Alberto Bona si conclude il progetto sportivo di IBSA
Yoann Richomme ha conquistato il comando, superando Charlie Dalin, che ora si trova in seconda posizione a sole due miglia di distanza. Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) occupa il terzo posto, con un distacco di appena sette miglia da Dalin
Trionfo nelle acque di Su Siccu a bordo dell’Hansa 303, per la Francia con Brill Gauthier, che tiene la testa della classifica, l’Italia sale sul podio dell’Inclusive Development Programme con Andrea Quarta e Davide Di Maria
Ambrogio Beccaria insegue il sogno del Vendée Globe senza tentennamenti e la vendita del suo Class 40 AllaGrandePirelli fa parte del gioco che lo avvicina agli Imoca 60
Domenica la terza tappa del Campionato Invernale di Napoli: tutti in mare per la Coppa Aloj (RYCC Savoia)
Il Club Nautico Versilia ha aperto le iscrizioni della regata ecosostenibile in programma dal 25 al 28 giugno 2025
La regata è organizzata dal CV Bari. Per ogni informazione sull’evento e per aderire alla Regata della Solidarietà è possibile rivolgersi alla sede nautica del Circolo della Vela Bari
Con il suo passaggio alle 15:45:02 UTC di oggi, Dalin continua a scrivere il suo nome nella storia di questa regata leggendaria dopo un'epica traversata dell'Atlantico meridionale percorsa in tempi record